Verso la fase due. La bozza di protocollo del Ministero dei trasporti
Numero massimo a bordo, adesivi di divieto sui sedili non fruibili, salita da davanti e discesa dei passeggeri dalla porta dietro. E ancora: sospensione di bigliettazione e controllo dei titoli di viaggio a bordo, invito a predisporre modalità di acquisto self service dei biglietti. Sono le indicazioni contenute nella bozza del protocollo per l’organizzazione del […]
Numero massimo a bordo, adesivi di divieto sui sedili non fruibili, salita da davanti e discesa dei passeggeri dalla porta dietro. E ancora: sospensione di bigliettazione e controllo dei titoli di viaggio a bordo, invito a predisporre modalità di acquisto self service dei biglietti. Sono le indicazioni contenute nella bozza del protocollo per l’organizzazione del settore del trasporto passeggeri durante la fase due in partenza a maggio, redatta dal ministero dei trasporti. Un tema toccato ieri dal webinar “Il tpl nel post-emergenza” promosso all’interno del Mobility Innovation Tour.
Il documento, che, è bene rimarcare, è ancora una bozza, si appella al buon senso generale («La responsabilità individuale di tutti gli utenti dei servizi di trasporto pubblico rimane un punto essenziale per garantire il distanziamento sociale, misure igieniche nonché prevenire comportamenti che possono aumentare il rischio di contagio») e delinea un quadro in cui, come ampiamente preventivato, «è auspicabile attuare ogni misura per ridurre i picchi di utilizzo del trasporto pubblico collettivo, particolarmente nelle aree metropolitane ad alta urbanizzazione, con l’obiettivo di cambiare il concetto di ora di punta nella mobilità cittadina. Per raggiungere tale obiettivo, è indispensabile l’attuazione di misure sinergiche che coinvolgano le istituzioni, le autorità di controllo dei trasporti e i singoli gestori dei servizi di mobilità e il mondo produttivo, sollecitando specifici accordi aziendali».
Biglietti più cari nelle ore di punta
Un obiettivo da perseguire anche, è indicato, mediante l’utilizzo della “leva tariffaria”: ovvero, rincarare maggiormente il biglietto nelle ore di punta per favorire una distribuzione dell’utenza su un lasso orario più ampio.
Gli utenti del trasporto pubblico sono invitati a non usare il tpl in caso di infezioni respiratorie, acquistare biglietti elettronici, igienizzare frequentemente le mani e sedersi nei posti consentiti (oltre a seguire i percorsi predefiniti all’interno delle stazioni o negli snodi). Tra le norme figura anche quella di usare, preferibilmente, una protezione del naso e della bocca (mascherina), anche di stoffa.
Cosa prevede la bozza per il tpl
Di seguito, riportato integralmente, il paragrafo relativo al settore del tpl e delle ferrovie concesse.
- l’azienda procede all’igienizzazione, sanificazione e disinfezione dei treni e dei mezzi pubblici e delle infrastrutture nel pieno rispetto delle prescrizioni sanitarie in materia oltre che delle ordinanze regionali e del Protocollo siglato dalle associazioni di categoria, OO.SS. e MIT in data 20 marzo 2020, effettuando l’igienizzazione e la disinfezione almeno una volta al giorno e la sanificazione in relazione alle specifiche realtà aziendali;
- adottare possibili accorgimenti atti alla separazione del posto di guida con distanziamenti di almeno un metro dai passeggeri e l’uso di dispostivi di sicurezza da parte del personale addetto;
- prevedere che la salita e la discesa dei passeggeri dal mezzo avvenga secondo flussi separati: negli autobus e nei tram prevedere la salita da una porta e la discesa dall’altra porta, negli autobus e nei tram dotati di tre porte lasciare la porta anteriore riservata al transito dei disabili; utilizzare idonei tempi di attesa al fine di evitare contatto tra chi scende e chi sale, anche eventualmente con un’apertura differenziate delle porte;
- sugli autobus e sui tram garantire un numero massimo di passeggeri, in modo da consentire il rispetto della distanza di un metro tra gli stessi, contrassegnando con marker i posti che non possono essere occupati. Per la gestione dell’affollamento del veicolo, il conducente può decidere di saltare alcune fermate;
- nelle stazioni della metropolitana: prevedere differenti flussi di entrata e di uscita, garantendo ai passeggeri adeguata informazione per l’individuazione delle banchine e dell’uscita e il corretto distanziamento sulle banchine e sulle scale mobili; predisporre idonei sistemi atti a segnalare il raggiungimento dei livelli di saturazione stabiliti; prevedere l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza e/o telecamere intelligenti per monitorare i flussi ed evitare assembramenti, eventualmente con la possibilità di diffusione di messaggi sonori/vocali/scritti;
- applicazione di marker sui sedili non utilizzabili a bordo dei mezzi di superficie e dei treni metro;
- sospendere, previa autorizzazione dell’Agenzia per la mobilità territoriale competente e degli Enti titolari, la vendita e il controllo dei titoli di viaggio a bordo;
- sospendere l’attività di bigliettazione a bordo da parte degli autisti;
- installare apparati, ove possibile, per l’acquisto self-service dei biglietti, che dovranno essere sanificate più volte al giorno, contrassegnando con specifici adesivi le distanze di sicurezza.