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Riceviamo e pubblichiamo integralmente una petizione firmata da 50 aziende del settore che lanciano un grido d’allarme. Il DL Rilancio cancella di fatto la tutela per le aziende che erogano trasporto scolastico.

Qui l’elenco delle aziende che hanno firmato la petizione

Siamo un gruppo di aziende che svolgono da anni attività di trasporto scolastico nel territorio italiano ed in particolare nel Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Pochi giorni fa è stata pubblicata sulla G.U. serie generale n. 110 del 29/04/20 la Legge 27 del 24/04/20 che all’articolo 92 bis recita:

4 -bis . Al fine di contenere gli effetti negativi dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e delle misure di contrasto alla diffusione del virus sui gestori di servizi di trasporto pubblico locale e regionale e di trasporto scolastico, non possono essere applicate dai committenti dei predetti servizi, anche laddove negozialmente previste, decurtazioni di corrispettivo, né sanzioni o penali in ragione delle minori corse effettuate o delle minori percorrenze realizzate a decorrere dal 23 febbraio 2020 e fino al 31 dicembre 2020. Le disposizioni del presente comma non si applicano al trasporto ferroviario passeggeri di lunga percorrenza e ai servizi ferroviari interregionali indivisi.

Dopo enorme lavoro svolto da tutte le Istituzioni, in data odierna una bozza del DL Rilancio il famoso decreto di Aprile che cancella la parola “TRASPORTO SCOLASTICO”, mettendo in forte crisi tutte le aziende del settore se tale bozza fosse confermata si metterebbero a rischio MIGLIAIA di posti di lavoro e la conseguente CHIUSURA DELLE ATTIVITA’. Il pagamento dei canoni contrattuali non comportava nessun danno erariale da parte delle pubbliche amministrazioni per il fatto che le somme erano già accantonate e messe a bilancio.

Facciamo parte di alcune associazioni di categoria del settore che erano entusiaste della capacità espressa dal Governo di garantire la sopravvivenza di noi società dedicate ai servizi scolastici considerando l’articolo un ammortizzatore sociale, ma con questo ultimo decreto il mondo ci è crollato addosso.La proposta di alcune amministrazioni era di sospendere il servizio, non pagare niente e prorogare la scadenza contrattuale per il periodo pari ai mesi di sospensione, questo andrebbe a precludere l’eventuale partecipazione a altre gare in quanto i mezzi, seppur per pochi mesi impiegati per la stazione appaltante.

E le Aziende che si sono impegnate con Mutui, leasing, anticipi fatture, ecc, in sede di GARA?Si fa presente che tutte le azioni tendenti all’ottenimento della sospensione del servizio non sono ammissibili in quanto non si è verificata nessuna delle condizioni che possano scaturire tali iniziative Un dirigente che fa una proposta del genere non si è mai caricato sulle spalle la responsabilità di una azienda. Sebbene si possono sospendere tanti adempimenti ma restano in capo tanti altri, un esempio per tutti il canone di locazione che se anche lo sposti di 6 mesi, i 6 mesi successivi lo devi pagare doppio e così via. Un altro costo che resta comunque in carico con alta incidenza è il costo struttura come costo amministrazione, commercialista, buste paga ecc.

Per quanto riguarda il personale, le aziende hanno l’obbligo di non licenziare nessuno e per salvaguardare le proprie maestranze devono anticipare le casse integrazioni, recuperando il corrispettivo compensando il versamento dei contributi previdenziali forse a settembre in poi con la ripresa del lavoro. Siamo venuti a conoscenza che alcune amministrazioni hanno pagato, per INTERO, le scuole paritarie evidentemente collegata dal nostro servizio, tutte le convenzioni per i tagli erba e i servizi cimiteriali, evidentemente chiusi, con la scusa che la somma era già a bilancio.

QUINDI PERCHE ACCANIRSI CON IL SERVIZIO DI TRASPORTO SCOLASTICO?

Chiediamo quindi che con questo DL non venga modificato l’ART.92 COMMA 4 BIS al fine di evitare una ecatombe economica e sociale e la possibilità di poter ancora servire le amministrazioni impegnate in questa delicata attività Siamo fiduciosi che la nostra osservazione sarà valutata con tutta la delicatezza del caso.

Roberto Marasco

amministratore della Marasco viaggi sas

di San Giovanni in Fiore

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