Atac, il governo tifa per la gara di servizio. Lo ribadisce Delrio
Sul futuro del tpl romano il Comune e il governo hanno visioni diametralmente opposte. Se la strategia del Campidoglio è quella di prolungare il contratto con Atac fino al 2024 evitando di mettere a bando il servizio (un’opzione che, come previsto dalla legge, dovrà passare il vaglio del ministero dei Trasporti), il governo è schierato a favore […]
Sul futuro del tpl romano il Comune e il governo hanno visioni diametralmente opposte. Se la strategia del Campidoglio è quella di prolungare il contratto con Atac fino al 2024 evitando di mettere a bando il servizio (un’opzione che, come previsto dalla legge, dovrà passare il vaglio del ministero dei Trasporti), il governo è schierato a favore della gara di servizio. Lo ha ribadito il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio in un’intervista all’Agi. All’eventuale tender per il servizio di tpl nella capitale si è da tempo dichiarato interessato il gruppo Fs tramite Busitalia.
Delrio: tante aziende risanate, mentre Atac resta grave
«Per ora non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale – le parole di Delrio -. Per il trasporto pubblico abbiamo fatto molto già negli anni scorsi, eravamo e siamo sempre più vicini a Regioni e Comuni e con il piano da 7 miliardi che abbiamo messo in campo, le aziende possono risanarsi come hanno fatto quasi tutte le aziende di trasporto pubblico locale, soprattutto al nord, che ora sono in attivo, investono e acquistano con mezzi propri. La crisi di Atac è grave e deve essere risolta rapidamente perché rischia di portare disservizi sempre maggiori a milioni di cittadini e milioni di turisti. E’ una crisi grave che va risolta alla svelta. Vedremo, quando ci comunicheranno ufficialmente le loro decisioni, se sono coerenti con la politica del settore che prevede come scelta principale per favorire cittadini e utenti di fare le gare».
Gara non significa privatizzazione
Il ministro ha proseguito esprimendosi nettamente, come facilmente intuibile, a favore delle gare. Del resto, la nuova normativa introduce, in caso di affidamento diretto senza gara, la riduzione della quota regionale pari al 15 per cento del valore dei corrispettivi dei contratti dei servizio affidati non a gara. L’argomento delle gare è stato al centro dell’assemblea nazionale 2017 di Anav. «Noi siamo convinti che le gare aiutino a migliorare il servizio, questa è la nostra politica espressa anche nella riforma del trasporto pubblico locale approvata dal Parlamento – così Delrio -. Una riforma che mette al centro i servizi e non la protezione di sacche di privilegio, non vogliamo proteggere le inefficienze, noi vogliamo proteggere i cittadini dalle inefficienze e lo strumento della gara fatta su standard europei è la via maestra per difendere la qualità del servizio». «E quando dico gara – conclude Delrio – non intendo privatizzazione, non confondiamo le mele con le pere come qualcuno sta facendo. Alle gare possono partecipare aziende pubbliche come dimostra la vittoria dell’azienda trasporti milanese alla gara di Copenaghen». Certamente l’eventuale gara per il tpl romano non potrà che fare gola a Busitalia, come già affermato dall’amministratore delegato di Fs Renato Mazzoncini.