Tpl, l’Asstra Sicilia scrive al Presidente Musumeci: “La Sicilia spende meno delle altre Regioni, non può sopportare nuovi tagli
“Egregio Presidente Musumeci, traiamo spunto dal suo autorevole e condivisibile intervento al Meeting CL di Rimini, permettendoci di ricordarle come lo stanziamento per il TPL gommato e tranviario gravi esclusivamente sul bilancio regionale mentre per le altre regioni a statuto ordinario ci pensa lo Stato, per scellerate responsabilità politiche del passato. Oggi la Regione Siciliana […]
“Egregio Presidente Musumeci, traiamo spunto dal suo autorevole e condivisibile intervento al Meeting CL di Rimini, permettendoci di ricordarle come lo stanziamento per il TPL gommato e tranviario gravi esclusivamente sul bilancio regionale mentre per le altre regioni a statuto ordinario ci pensa lo Stato, per scellerate responsabilità politiche del passato. Oggi la Regione Siciliana spende per il TPL gommato e tranviario la cifra più bassa tra le regioni, pur essendo la regione con maggiore estensione chilometrica e la quarta per popolazione residente, mentre il prezzo del biglietto pagato dall’utenza è al penultimo posto della classifica”.
Asstra Sicilia, la lettera appello
Lo scrive l’Asstra, l’associazione delle aziende l Tpl, in una sorta di lettera appello al Presidente Musumeci pubblicata su Facebook “È evidente, quindi, – continua – una grave sperequazione tra le aziende siciliane e quelle delle altre regioni, però in questi giorni un esponente del suo governo ha avuto il coraggio di proporre di coprire l’ennesimo buco di bilancio con un ulteriore taglio agli stanziamenti di settore (già ridotti di oltre il 30% a partire dal 2012) condannando così definitivamente l’utenza a ricevere servizi insufficienti per quantità e qualità, non avendo minimamente garantito il diritto costituzionale alla mobilità. Noi riteniamo che una politica responsabile debba principalmente partire dalla consapevolezza delle conseguenze di determinate scelte assunte nella nostra Regione, prima ancora di rivendicare diritti nei confronti dello Stato, altrimenti la rivendicazione resta sterile e poco credibile. La nostra associazione resta a sua disposizione per ogni ulteriore approfondimento sull’argomento”