Tassare la benzina per comprare bus, «la flotta va svecchiata»
Riattivazione (eventuale) non prima del 2018, e attenzione puntata sull’ammodernamento del parco rotabile della regione. L’assessore ai trasporti della Puglia, Giovanni Giannini, in una nota ha voluto entrare nel merito della proposta della reintroduzione della tassa sulla benzina, l’Irba, per finanziare il tpl, annunciata settimana scorsa e subito finita al centro di un fitto dibattito. […]
Riattivazione (eventuale) non prima del 2018, e attenzione puntata sull’ammodernamento del parco rotabile della regione. L’assessore ai trasporti della Puglia, Giovanni Giannini, in una nota ha voluto entrare nel merito della proposta della reintroduzione della tassa sulla benzina, l’Irba, per finanziare il tpl, annunciata settimana scorsa e subito finita al centro di un fitto dibattito. Attualmente il 18 per cento del parco autobus regionale è Euro 0 o Euro 1 (450 mezzi su 2.500), e ha sulle spalle oltre 23 anni di anzianità.
«Innanzitutto – spiega Giannini – la sua riattivazione partirebbe non prima del 2018. Si tratterebbe poi di una imposta di scopo ben identificata, al fine di incentivare e sostenere lo sviluppo della qualità del trasporto pubblico locale attraverso l’ammodernamento del parco rotabile circolante sul territorio regionale, concorrendo, anche in termini di cofinanziamento regionale, alle altre risorse nazionali ed europee di settore». Del resto, «un parco mezzi bus moderno e rinnovato non è legato esclusivamente alle finalità di tutela dell’ambiente, ma consente il contenimento dei consumi e della rumorosità, nonché contribuisce alla sicurezza e al comfort generale dell’utenza». Lo Stato, fa presente Giannini, «finanzia il trasporto pubblico con 4,9 milioni di euro a fronte di un fabbisogno di 6,3 milioni di euro». «È utile riferire la circostanza del gravoso impegno finanziario assunto dalla Regione a partire dal dicembre 2013 in favore di Province e Comuni – prosegue la nota -. Lo stanziamento di 18,6 milioni di euro l’anno, di cui 1,93 milioni di euro per il Comune di Bari e 637.000 euro per il Comune di Lecce, fino al 2018 è servito ad adeguare i corrispettivi dei contratti di servizio di TPL degli enti locali, garantendo l’equilibrio finanziario dei bilanci delle stesse Amministrazioni interessate. Non si può attendere ancora, dato che dal 1º gennaio 2019, su tutto il territorio nazionale sarà vietata la circolazione di veicoli a motore alimentati a benzina o gasolio con caratteristiche antinquinamento Euro 0. Non si può ancora tollerare il fatto che su circa 2,500 bus circolanti più del 42% siano Euro 0, Euro 1 ed Euro 2».
Nel contempo, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha specificato che «la richiesta dell’Irba, quindi della tassa per migliorare il trasporto pubblico, non è mia, ma proviene dai sindaci alla Regione. La Regione è in linea di principio favorevole. La tassa verrebbe girata totalmente alle città»