Stefano Del Rosso, ecco la mia IIA
Nell’ultimo anno abbiamo letto di tutto. Incontri al Ministero, accordi sindacali, firme e controfirme. Ma poi, sul finire del 2014, il progetto, tanto sospirato dal Governo, dai sindacati e dalle imprese coinvolte, è diventato realtà. Dal primo gennaio 2015 si è affacciato sul mercato italiano un nuovo soggetto, l’Industria Italiana Autobus, nato dall’esigenza di rilanciare […]
Nell’ultimo anno abbiamo letto di tutto. Incontri al Ministero, accordi sindacali, firme e controfirme. Ma poi, sul finire del 2014, il progetto, tanto sospirato dal Governo, dai sindacati e dalle imprese coinvolte, è diventato realtà. Dal primo gennaio 2015 si è affacciato sul mercato italiano un nuovo soggetto, l’Industria Italiana Autobus, nato dall’esigenza di rilanciare la produzione di autobus in Italia e capitalizzare la grande tradizione dello Stivale.
Autobus ha incontrato il vero regista di questa operazione, colui che ha tratteggiato l’orizzonte e, contro tutto e tutti, ha portato a casa un risultato su cui pochi avrebbero scommesso.
Stefano Del Rosso, allora non era una bufala?
«Mi sembra proprio di no. Dal primo gennaio è partita Industria Italiana Autobus (IIA). Un sogno che diventa realtà e che vuole essere una certezza per le speranze di tanti lavoratori».
Da chi è formata la compagine societaria?
«All’80 per cento da King Long Italia e dal 20 da Finmeccanica, come dicevamo da un anno»
Ora, mi permetta di portare qui a Bologna la voce ronzante di ‘radio mercato’: l’attuale compagine societaria è destinata a cambiare?
«L’assetto societario originale ha già subito dei cambiamenti, delle variazioni. Abbiamo sempre sostenuto che questa società, per dimensioni e per attitudine, deve guardare al di fuori dei confini nazionali. Siamo aperti a chi porterà know how, a chi risponderà ai bisogni e a quelle realtà che ci aiuteranno a guardare il futuro con occhi diversi. In sintesi: siamo aperti a tutti quelli che vorranno il bene di questa società».
…scusi se insisto. State guardando a un partner italiano o straniero?
«Noi siamo aperti a 360 gradi. È chiaro che l’Industria Italiana Autobus si chiama così perché è composta da soci italiani, e questa è una qualità che vorremmo mantenere il più possibile, e sicuramente la manterremo per la maggioranza delle azioni».
Qual è oggi il rapporto con Karsan?
«Tutti i rapporti in essere sino al 31 dicembre 2014 sono stati annullati. Questo non significa che non avremo rapporti con Karsan. Diciamo che stiamo ridisegnando le nostre strategie ….
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