Sonia Sandei, Enel X è il partner per la transizione elettrica
Tra i soggetti che maggiormente si sono distinti in questa fase di transizione energetica spicca Enel X. Per capire meglio la strategia di questo gruppo abbiamo incontrato Sonia Sandei, Head of Strategic Development Country Italia di Enel X. Sandei, ci può dire come è strutturato il suo gruppo? «Noi nell’ambito del settore mobility abbiamo una […]
Tra i soggetti che maggiormente si sono distinti in questa fase di transizione energetica spicca Enel X. Per capire meglio la strategia di questo gruppo abbiamo incontrato Sonia Sandei, Head of Strategic Development Country Italia di Enel X.
Sandei, ci può dire come è strutturato il suo gruppo?
«Noi nell’ambito del settore mobility abbiamo una funzione strategica che si occupa della linea di sviluppo del trasporto pubblico. Poi abbiamo anche una funzione globale che ha seguito, e che segue, lo sviluppo di questo settore che dal Cile si è riverberato in tutti i Paesi in cui siamo presenti».
Il vostro referente è l’azienda di trasporto o il costruttore di mezzi?
«Lavoriamo con entrambi, perché l’idea è quella sia di partecipare ai tender (vedi quello integrato di Genova n.d.r.) sia di ipotesi di project financing o ipotesi innovative che si profileranno sul mercato».
La vostra scommessa sulla transizione elettrica sembra non essere emendabile…
«Si prevede che nei prossimi anni assisteremo a una graduale e costante sostituzione dei mezzi diesel a fine vita utile con mezzi BEV (battery electric vehicle, n.d.r.). Questa è un’analisi che condividiamo con le maggiori associazioni internazionali».
E in Italia?
«Abbiamo molti progetti. Per esempio quello con Conerobus, l’azienda di Tpl di Ancona, con cui abbiamo siglato un ‘Memorandum of understanding’. Tre sono i pilastri del progetto. Il primo è quello relativo alle linee di autobus da convertire in elettrico, il secondo riguarda i lavori di ristrutturazione dei depositi, il terzo la scelta dei mezzi e di moderni sistemi di infomobilità che saranno impiegati nella città di Ancona».
E poi c’è il progetto di Genova?
«Nella città metropolitana ligure è stato raggiunto l’obiettivo di 100 infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici previsto nel Protocollo di intesa siglato a metà dello scorso anno tra il Comune ed Enel X. Automobilisti e motociclisti hanno ora a disposizione una rete di 200 di punti di ricarica (ogni infrastruttura prevede due postazioni di ricarica n.d.r.) ad uso pubblico equamente distribuiti tra Centro, Levante e Ponente».
Enel X, il caso cileno
Enel ha sviluppato un modello di bus elettrico per offrire un’alternativa a impatto zero agli operatori in gara per Transantiago, il sistema di trasporto pubblico urbano che opera nell’area metropolitana della città di Santiago del Cile . Il Gruppo ha infatti sviluppato un pacchetto “chiavi in mano” che include i progetti di ingegneria e costruzione, la fornitura di stazioni di ricarica e l’energia per alimentare tutti gli autobus elettrici incorporati nel trasporto pubblico della capitale cilena.
I primi due bus elettrici, acquisiti da Enel e consegnati all’operatore Metbus, sono stati ufficialmente incorporati nella flotta Transantiago dal novembre 2017.
La 516 è una particolare linea di Metbus che trasporta ogni giorno più di mille passeggeri attraverso un tragitto impegnativo caratterizzato da pendenze importanti. Ogni bus compie 4 volte il percorso da un capolinea all’altro, coprendo in media 230 chilometri al giorno. Se si valuta l’efficienza in termini di Km/kWh, effettuando una comparazione con le prestazioni medie di un bus alimentato da motore diesel, la riduzione dei costi risulta superiore al 55%. Mentre, per quanto riguarda le spese di funzionamento e di manutenzione, non c’è nessuna maggiorazione addebitabile ai motori elettrici rispetto ai colleghi inquinanti