Sleeperbus
di Gianluca Celentano I pilastri portanti del futuro e del rinnovo del trasporto persone su gomma credo risiedano anche nella innovazione e nell’investimento che la nuova management può dare in risposta ad ormai obsoleti schemi che in parte ci hanno condotto in questo tunnel di austerità. Il sistema SLEEPERBUS, del tutto simile al concetto della carrozza […]
di Gianluca Celentano
I pilastri portanti del futuro e del rinnovo del trasporto persone su gomma credo risiedano anche nella innovazione e nell’investimento che la nuova management può dare in risposta ad ormai obsoleti schemi che in parte ci hanno condotto in questo tunnel di austerità.
Il sistema SLEEPERBUS, del tutto simile al concetto della carrozza notte dei treni è già apprezzata negli USA per i coast to coast ma anche in oriente e nella vicina Germania. Il sistema ha poltrone molto simili a quelle degli aereomobili 747 o 777 in business class. Qui infatti vengono fatti accomodare i viaggiatori verso sera, come su un confortevole pullman turistico, ma dopo qualche ora, in occasione di una sosta ad esempio, la conformazione interna ingegneristicamente studiata, assume la disposizione di sedili/lettini con separé.
Il sistema molto interessante, consente con prezzi modici di giungere a destinazione di prima mattina riposati e senza aver dovuto provvedere alla prenotazione di un hotel. Sicuramente è una idea interessante che potrebbe offrire diverse opportunitaà di lavoro cosi come già accade per i molto ambiti servizi low cost diurno. Le grandi holding del trasporto passeggeri, a fronte di nuovi investimenti e strategie potrebbero lanciare anche qui da noi questa nuova tipologia di mobilità collettiva. Anche se opinabile in alcuni punti, le nuove normative sul lavoro avrebbero le carte in regola per abbracciare queste novità improntati su efficienza, qualità e merito.
Tuttavia è bene sottolineare che l’efficienza raggiunge il suo apice quando anche le garanzie sul lavoro sono concrete e i salari commisurati alle responsabilità e l’ impegno, come in Germania per esempio. Il trasporto collettivo è la risposta vincente per ottenere città e strade più vivibili e forse ristabilire un rapporto più sereno con noi stessi e più umano con il nostro vicino di viaggio. Onerosi ticket d’ingresso nelle città non contribuiscono ad offrire un buon servizio ma minando di fatto il concetto di trasporto collettivo intelligente. Mi auguro che queste novità possano raggiungere anche il nostro paese distribuendo lavoro, speranza, futuro e innovazione sia agli addetti ai lavori ma anche ai nostri passeggeri.
Un autista, Gianluca.