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Se il biglietto dell’autobus fosse gratis aumenterebbero gli utenti? Oppure, le abitudini degli italiani sono ormai così radicate che in pochi comunque sceglierebbero di lasciare l’auto nel box? Umbria Mobilità, per esempio, ha promosso una serie di giornate ticket free con l’esplicito obiettivo di favorire l’utilizzo del mezzo urbano. Operazione, hanno dichiarato da Perugia, molto partecipata. Anche a Napoli, per la visita di Papa Francesco il 1 marzo aveva deciso di potenziare i servizi dei mezzi pubblici e di renderli per l’occasione totalmente gratuiti. Però, un conto è la domenica speciale o la giornata una tantum, altra cosa è pensare alla quotidianità. L’America ci aveva già provato qualche decennio fa. Alla fine degli anni ‘70 Denver (Colorado) e Trenton (New York), e nei primi anni ‘90 Austin (Texas), ossessionate dal traffico veicolare provarono a lanciare l’iniziativa dei mezzi pubblici gratis. In tutti e tre i casi si rivelò un fallimento. L’utenza aumentò sì, ma solo grazie all’apporto di ex pedoni ed ex ciclisti. Un report pubblicato dal National Center for Transportation Research nel 2002 giungeva alla conclusione che l’azzeramento dei ticket “nei sistemi di trasporto complessi e articolati non poteva avere alcun effetto”.

Un caso ancora più recente è quello della città di Tallin (Estonia). Nel gennaio 2013 annuncia che per tutti i suoi cittadini i trasporti pubblici potranno essere utilizzati gratuitamente. A un anno di distanza, l’utenza risultava in crescita di pochi punti percentuali, con questo laconico messaggio dei promotori: “La gratuità dei mezzi pubblici può attirare chi di solito viaggia a piedi, non chi sceglie l’auto come proprio mezzo di trasporto”.

Più interessante è la soluzione adottata da Singapore, anche perché animata da un diverso obiettivo: non richiamare nuova utenza, ma diluire in maniera più efficiente quella già esistente. Il picco dei viaggiatori – tra le 8.15 e le 9.15 – era diventato insostenibile sulle linee metropolitane; così, nell’estate del 2013 è stato deciso di promuovere un ticket free solo per chiunque fosse sceso dal treno entro le 7.45. Tanto è bastato per ridurre di circa un terzo i viaggiatori dell’ora di punta. Dottor Michele Elia, non sarebbe una brutta idea da adottare anche in Italia, cosa ne pensa? I pendolari ritroverebbe un po’ di dignità, il servizio risulterebbe più appetibile e qualche automobilista potrebbe riporre le chiavi della macchina. Pagando il biglietto, s’intende.

Roberto Sommariva

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