Prosegue la stretta sui bus turistici
In molte città italiane sono attivi i ticket bus, le imposte che gli autobus devono pagare per entrare nelle zone a traffico limitato o dentro i confini della città. In particolare, nella capitale sono iniziati già da una settimana controlli più serrati contro i trasgressori: dal 7 aprile sono stati controllati circa 250 bus turistici […]
In molte città italiane sono attivi i ticket bus, le imposte che gli autobus devono pagare per entrare nelle zone a traffico limitato o dentro i confini della città. In particolare, nella capitale sono iniziati già da una settimana controlli più serrati contro i trasgressori: dal 7 aprile sono stati controllati circa 250 bus turistici e applicate 21 sanzioni dal valore di 500 euro. I controlli, effettuati dalla Polizia Locale con il supporto tecnico degli operatori dell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità, hanno consentito di individuare i contravventori che cercano di eludere il pagamento del ticket. Anche spostandosi più a nord, come a Verona o a Torino, i controlli proseguono. Nella città veneta, dall’introduzione nel 2010 della ZTL per i mezzi turistici, le contravvenzioni registrate sono state oltre 240 e solo nelle ultime settimane sette i casi accertati su 120 autobus controllati. Ai trasgressori sprovvisti di ticket oltre ad una multa di 81 euro viene imposto il pagamento della tariffa intera di 300 euro al giorno. A Torino, invece, è stata istituita dal febbraio scorso una ecotassa sperimentale per gli autobus turistici in entrata nella città. Con un provvedimento la Giunta ha approvato l’introduzione di un ticket bus per i veicoli da turismo affiancato da costanti controlli da parte della Polizia municipale. Provvedimenti fortemente criticati dalle associazioni di categoria, che recentemente hanno denunciato l’Italia alla Commissione Europea da cui si aspettano l’apertura di un fascicolo contro il Bel Paese.