Ratp e la conversione della flotta parigina. La transizione ha il 2025 come target
Ratp ha una flotta di 4.700 autobus a Parigi e ha fissato l’obiettivo di convertire l’intero parco autobus a veicoli a basse basse e zero emissioni entro il 2025. In quell’anno, due terzi della flotta dovrà essere alimentata elettricamente, un terzo a biogas. Lo sforzo realizzato da Ratp di concerto con l’ente di trasporto pubblico […]
Ratp ha una flotta di 4.700 autobus a Parigi e ha fissato l’obiettivo di convertire l’intero parco autobus a veicoli a basse basse e zero emissioni entro il 2025. In quell’anno, due terzi della flotta dovrà essere alimentata elettricamente, un terzo a biogas.
Lo sforzo realizzato da Ratp di concerto con l’ente di trasporto pubblico Ile-de-France Mobilités coinvolge anche i depositi: saranno tutti rinnovati. Nell’ambito di questo programma, nell’aprile di quest’anno, è stata assegnata una gara d’appalto per un massimo di 800 autobus elettrici. La più grande mai bandita finora in Europa.
Sustainable Bus, una piattaforma appartenente alla medesima scuderia editoriale di AUTOBUS e focalizzata sul binomio di trasporto pubblico e transizione energetica, ha intervistato9 Nicolas Cartier, direttore generale in Ratp e responsabile del progetto Bus2025.
Nicolas Cartier, ci può fornire una panoramica del progetto “Bus2025” di Ratp per Parigi?
“La nostra flotta è composta da 4.700 autobus in 25 depositi. Il nostro obiettivo è quello di convertire tutti i 25 depositi: otto di essi saranno adattati alle operazioni a metano e 17 diventeranno depositi di autobus elettrici. I lavori si concluderanno entro il 2024-25. In quel momento avremo solo autobus puliti nella flotta: due terzi saranno autobus elettrici e ibridi, un terzo autobus a metano (alimentati a biogas). In questo momento abbiamo terminato i lavori in un deposito per autobus a Cng. E abbiamo completato metà dei lavori in due futuri depositi di autobus elettrici”.
La Ratp gestisce autobus elettrici standard a Parigi dal 2016. Quali lezioni avete appreso dai finora?
“Abbiamo ricevuto buoni riscontri da utenti e autisti, questa tecnologia è molto apprezzata. Tecnicamente, quello che vediamo è che le batterie hanno standard molto soddisfacenti: fino ad oggi, non abbiamo avuto alcun problema di riduzione dell’autonomia. Dobbiamo essere molto attenti, sempre per quanto riguarda l’autonomia, alla gestione del riscaldamento elettrico. Possiamo guadagnare diverse decine di chilometri solo gestendolo meglio. Un’altra lezione che abbiamo imparato è l’interoperabilità tra caricabatterie e autobus: all’inizio compravamo gli autobus con il loro dispositivo, ora li compriamo separatamente, quindi dobbiamo fare attenzione all’interoperabilità”.
Dopo il primo lotto di veicoli consegnati nel 2016, Ratp ha finora indetto due grandi gare d’appalto su autobus elettrici. La prima è stata assegnata nel marzo 2018 a Heuliez e Bollorè. La seconda è stata aggiudicata a Heuliez, Bollorè e Alstom nell’aprile 2019, per un importo massimo di 400 milioni di euro. Come sono programmate le consegne?
“Stiamo ora prendendo in consegna i primi autobus della gara d’appalto aggiudicata nel marzo 2018. Questa settimana abbiamo ricevuto i primi autobus Bollorè, e i veicoli Heuliez seguiranno tra pochi giorni. L’importo massimo della gara è di 40 milioni di euro, venti per ciascuno dei due costruttori. Per quanto riguarda la seconda gara d’appalto, prevediamo che le prime consegne da parte di ciascun fornitore inizieranno l’anno prossimo”.
Quante linee Ratp nel centro di Parigi, oggi, potrebbero essere effettivamente gestite con autobus elettrici, considerando autonomia e tempi di ricarica dei modelli ora disponibili?
“Al momento i nostri autobus elettrici hanno un’autonomia media di 190 km. Riteniamo che questo sia sufficiente per la maggior parte delle linee Ratp di Parigi. Abbiamo dovuto solo adattare alcune linee”.
Sostituite gli autobus diesel con autobus elettrici uno a uno o, come di solito accade, avete avuto bisogno di più autobus elettrici di quelli convenzionali?
“Stiamo sostituendo i veicoli uno a uno”.
L’introduzione di grandi flotte di autobus elettrici implica cambiamenti nella struttura di un’azienda di trasporto pubblico. Come sta cambiando Ratp, in termini di organizzazione e competenze, per prepararsi alla sfida?
“Abbiamo avuto diversi cambiamenti. Abbiamo iniziato a lavorare con i nostri autisti. In particolare, abbiamo avuto competenze da sviluppare per quanto riguarda la manutenzione, anche se la manutenzione degli autobus ibridi, che già facciamo, è abbastanza simile a quella degli autobus full electric. Ma, soprattutto, abbiamo dovuto mettere in pratica le nostre capacità quando si è trattato di pianificare le linee”.
Ratp realizzerà la manutenzione degli autobus elettrici in autonomia? Sulla base della sua esperienza, quali sono i costi di manutenzione degli autobus elettrici rispetto agli autobus diesel?
“Sì, facciamo tutto nelle nostre strutture. Tutta la manutenzione è fatta ‘in house’. Ci aspettiamo che i costi di manutenzione ordinaria degli autobus elettrici siano inferiori del 20% rispetto al diesel. Oggi abbiamo autobus elettrici in quattro depositi e più di 100 persone lavorano sia su autobus diesel che elettrici”.
Quanto costeranno i lavori di adattamento dei depositi?
“È uno sforzo molto importante. Il costo totale della conversione dei 25 depositi sarà di oltre 600 milioni di euro. I lavori costeranno tra i 20 e i 30 milioni per ogni deposito, e i depositi di autobus elettrici saranno più cari di quelli dedicati ai bus a metano”.
Gli autobus elettrici costano in media il doppio degli autobus a trazione convenzionale. Quali modelli di business utilizzano Ratp e l’Ile-de-France Mobilités per finanziare la transizione?
“L’unica nuova iniziativa finanziaria che abbiamo adottato è stata l’emissione di obbligazioni verdi (green bonds)“.
Sempre sul tema finanziario: a causa del maggior costo degli autobus elettrici, se il denaro investito non aumenta, il risultato potrebbe essere un aumento dell’età media della flotta. Come vede questo scenario?
“In questo momento, con l’acquisto di autobus elettrici, l’età rimarrà invariata. Sarà la nostra autorità a decidere se la situazione sarà casuale, dipende da loro. Al momento stiamo mantenendo il tasso di rinnovo allo stesso livello. Manteniamo gli autobus fino ai 15 anni (10 anni per gli autobus di 12 metri). L’età media della flotta della RATP a Parigi è di circa 8 anni”.
Ratp introdurrà anche autobus ibridi leggeri?
“No. In realtà, non compreremo più alcun autobus ibrido. Con il nostro ultimo ordine ibrido plugin raggiungeremo 1.000 autobus ibridi nella flotta, quando le consegne saranno completate. D’ora in poi, acquisteremo solo autobus completamente elettrici e autobus a metano”.
Un terzo della flotta, secondo il piano, deve essere alimentato a biogas entro il 2025. Quali percorsi saranno gestiti con autobus a biogas?
“Abbiamo deciso deposito per deposito. Ed è importante ricordare che l’autonomia è un tema da attenzionare, ma non è l’unico che abbiamo preso in considerazione. È anche una questione di zone. Ci sono regole di sicurezza che vietano di collocare un deposito di Cng vicino al centro della città. Quindi la nostra scelta è un compromesso tra autonomia e fattibilità del deposito in quell’area”.
Vedete il biogas come una soluzione “ponte” in attesa di miglioramenti nelle specifiche dell’autobus elettrico o pensate che potrebbero essere una soluzione a lungo termine?
“Pensiamo che in questo momento sia una buona soluzione. Ma le regole possono cambiare. In questo momento il metano sembra essere una buona soluzione a lungo termine”.
La Ratp ha annunciato un progetto pilota con autobus a idrogeno Solaris Urbino hydrogen. Quale posto prefigurate per i veicoli a celle a combustibile nel futuro di Ratp?
“La sperimentazione dell’Urbino a idrogeno è un primo passo. Ed è bene precisare che l’autobus è in affitto, non abbiamo comprato nessun autobus a idrogeno e men che meno l’infrastruttura. Speriamo di essere in grado di creare alcune linee a idrogeno nel breve termine. Naturalmente deve essere fatto in accordo con la nostra autorità. Un buono scenario potrebbe essere quella di avere tra i 20 e i 25 autobus a idrogeno. Tuttavia, la nostra strategia principale si concentra sugli autobus elettrici a batteria e su quelli a metano. I bus a idrogeno potranno essere un elemento complementare a questa strategia”.
La sostenibilità è un concetto piuttosto ampio e può essere riduttivo collegarlo solo al tema della transizione energetica. Quali sono gli altri strumenti che Ratp sta adottando per rendere il trasporto pubblico più sostenibile e di facile utilizzo?
“Abbiamo molti progetti in corso. Una delle domande è: “Come possiamo rimanere in centro città con un impatto minore”? È importante integrare i nostri depositi e strutture, essere in grado di integrare le infrastrutture nel contesto della città. Abbiamo un altro progetto in corso, che prevede di allestire pannelli solari sui nostri edifici. L’elettricità non sarà utilizzata per alimentare gli autobus, ma per produrre una parte del nostro fabbisogno, al fine di abbassare la nostra domanda di elettricità”.