RAMPINI ALE’
Ecco il ‘piccolo’ di Passignano sul Trasimeno: l’Alé da 7,7 metri in versione Euro VI. Un salto importante quello dal quinto al sesto livello di emissioni ma che di fatto non ha snaturato la vocazione del corto di casa Rampini. Al netto del ‘cappello’ posteriore (scrigno dei sistemi di post trattamento dei gas di scarico) […]
Ecco il ‘piccolo’ di Passignano sul Trasimeno: l’Alé da 7,7 metri in versione Euro VI. Un salto importante quello dal quinto al sesto livello di emissioni ma che di fatto non ha snaturato la vocazione del corto di casa Rampini. Al netto del ‘cappello’ posteriore (scrigno dei sistemi di post trattamento dei gas di scarico) l’Alé ripropone pesi e dimensioni dello step precedente. Le novità, comunque, non mancano certo. Quella più importante è il motore. Per l’Euro VI, infatti, l’Alé cambia cuore sostituendo il quattro cilindri Man da 4,5 litri, il mitico D08, con il Mercedes Om 934. Un’unità che presenta lo stesso frazionamento del Man ma che dispone di qualche cc in più. Ma non solo. Il quattro cilindri della Stella è un motore squisitamente automotive ed è caratterizzato dal doppio albero a camme in testa e da un sistema avanzato di sovralimentazione. Il tutto condito con il common rail Delphi di ultima generazione e da un sistema di controllo elettronico al top.
L’architettura interna e la gestione degli spazi del vano passeggeri sono identiche a quelle della versione in Euro V. Tra i plus spiccano il pavimento completamente ribassato e la possibilità di montare due o tre porte (quella posteriore a un battente). In corrispondenza della porta centrale, provvista di pedana manuale Bode Sud, è presente la piazzola che si presenta pulita e spaziosa, mentre l’accesso posteriore sembra proprio essere l’unico compromesso possibile (510 millimetri). Il nuovo motore, più grande del precedente, non ha penalizzato gli spazi in coda.
In sala macchine ora batte il quattro cilindri Mercedes Om 934 montato in posizione longitudinale. Si tratta di un 5,1 litri qui tarato a 210 cavalli per 86,6 chilogrammetri. Il disegno dell’endotermIco tedesco è caratterizzato dalle quattro valvole comandate dal doppio albero in testa (qui con sistema di fasatura variabile), dal common rail Delphi e dal sistema di sovralimentazione composto da due turbo capaci di sostenere le prestazioni su tutta la fascia di utilizzo. All’abbattimento delle emissioni pensano un sistema composto dal ricircolo dei gas di scarico nonché la marmitta catalitica, il filtro antipaticolato e l’Scr, questi ultimi posti nella parte posteriore del tetto.
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