La Puglia manda gli Euro 0 in pensione: piano per 380 nuovi bus
La Puglia fa le cose in grande. L’amministrazione regionale ha infatti annunciato il piano straordinario per il rinnovo delle flotte delle aziende concessionarie. Un progetto da 80 milioni di investimento complessivo, tra pubblico e privato: ne uscirà rinnovata il 22 per cento dell’intera flotta extraurbana. I nuovi autobus saranno circa 380, pronti a sostituire i […]
La Puglia fa le cose in grande. L’amministrazione regionale ha infatti annunciato il piano straordinario per il rinnovo delle flotte delle aziende concessionarie. Un progetto da 80 milioni di investimento complessivo, tra pubblico e privato: ne uscirà rinnovata il 22 per cento dell’intera flotta extraurbana. I nuovi autobus saranno circa 380, pronti a sostituire i più anziani tra i veicoli attualmente in circolazione: ben 207 veicoli Euro 0 saranno finalmente mandati in pensione.
Fondi statali e regionali per il tpl pugliese
Il programma di investimenti, approvato recentemente in giunta regionale, è stato illustrato dall’assessore ai trasporti Gianni Giannini. La provenienza delle risorse? «26 milioni da fondi ministeriali e 30 milioni da risorse Fsc del Patto per la Puglia», spiega l’assessore in una nota istituzionale. L’operazione permetterà l’acquisto di circa 380 mezzi nuovi di fabbrica, rigorosamente Euro VI, a pianale ribassato e con tutta la dotazione necessaria per l’accesso a bordo di utenti con problemi di deambulazione. Non mancherà all’appello l’impianto di condizionamento, il dispositivo per il rilevamento posizione durante la corsa (AVL – Automatic Vehicle Location), il sistema per la validazione elettronica a bordo dei titoli di viaggio (es. carte ContactLess, interfacci con i sistemi AVM/AVL), la dotazione di dispositivo di conteggio dei passeggeri in salita e discesa e gli indicatori digitali di percorso.
Via i “vecchietti” del tpl
Nel comunicato viene specificato l’importo del contributo unitario massimo assegnabile, che sarà pari a 146.800 euro e non potrà superare il 70 per cento della spesa sostenuta (al netto dell’iva). Le aziende concorreranno per il restante 30 per cento della cifra necessaria all’acquisti dei veicoli. I requisiti per partecipare sono il possesso di contratti di servizio per il trasporto interurbano regionale e provinciale e le percorrenze annue superiori a 50mila chilometri, ma anche la titolarità di servizi sostitutivi o integrativi di trasporto ferroviario. Tra investimento pubblico e privato, verranno investiti 80 milioni. Naturalmente, i primi mezzi a venire “pensionati” saranno i bus Euro 0 ed Euro I attualmente in servizio, per poi passare agli Euro III. La Regione conta di sostituire 207 Euro 0, 13 Euro I e 158 Euro II.