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Iveco Bus punta alla mobilità sostenibile grazie a sistemi alternativi di trazione. Questa la sintesi dell’annuale conferenza stampa di Iveco dove Pierre Lahutte ha tratteggiato gli orizzonti del proprio gruppo.

Pierre-Lahutte Iveco bus

Pierre Lahutte, la sostenibilità deve essere un concetto globale

«La sostenibilità è la nostra stella polare e gli autobus bus Iveco esprimono qualità e affidabilità totale». Pierre Lahutte, Iveco brand president, è convinto che «gli autobus elettrici attualmente in commercio non sono ancora maturi soprattutto in tema di capacità di trasporto e di affidabilità delle batterie. Le aziende di trasporto dovrebbero puntare su tecnologie capaci di assicurare una sostenibilità totale in termini ambientali ed economici. Per noi questo significa motori a gas, sistemi ibridi e filobus. Ma anche diesel, considerando che i nostri motori diesel Euro VI emettono il 98 per cento in meno di particolato rispetto alle versioni precedenti». Una domanda sul prodotto. Radio mercato è convinta che la gamma Crossway si arricchirà presto di nuovi modelli. Quando vedremo la versione a tre assi? «Ci vediamo al Busword di Courtrai. Chissà probabilmente non ci sarà solo la versione diesel…»

Luigi Boggione Iveco bus

Luigi Boggione, Iveco bus: i nostri bus al top dell’Europa

Primi in Europa nel segmento interurbani, podio in Francia, Italia e Slovacchia e record di produzione a Vysoke Mito dove nel 2016 sono state ‘sfornate’ ben 3.885 unità. A tratteggiare i contorni di anno con il segno più è Luigi Boggione, business director di Iveco Bus South Europa che, in occasione dell’annuale conferenza stampa Iveco ha confermato la «bella performance del gruppo in Germania, dove abbiamo una quota di mercato del 11,2 per cento». Ma più in generale «Iveco Bus ha colto tutte le occasioni diventando il secondo costruttore, per volumi di vendita, del quadrante europeo». Il 2016 ha portato a battesimo anche l’avvio della produzione di minibus a Brescia, stabilimento che ha realizzato 539 mini dei 2.439 totali.

iveco bus crossway DB

Luigi Boggione, l’Iveco Crossway il best in class

«Iveco Bus si conferma», ha dichiarato Boggione, «leader del mercato Italia con una quota del 36 per cento. Un minibus su due venduto in Italia è un Iveco e la stessa proporzione si registra per i Classe II dove la gamma Crossway è leader incontrastata».

Nel particolare lo scorso anno Iveco Bus ha centrato una quota del 32 per cento del mercato degli urbani (più 7 rispetto al 2015), mercato, quello dei Classe I, che si è attestato a 488 unità registrando una contrazione del 17,8 per cento.

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In questa tabella, il numero di autobus e il numero che si possono essere acquistati con 10 milioni di euro.
In questa tabella, il numero di autobus che possono essere acquistati con 10 milioni di euro.

 

Secondo i dati forniti da Iveco le registrazione di Classe II del 2016 in Italia sono state 405 (più 6,3 per cento). In questo segmento Iveco ha perso qualche decimale in termini di quota (meno 2,7 per cento) rimanendo saldamente leader con una quota del 46,9 per cento. Stabile lo share del 13,6 per cento nel settore Classe III (795 unità, cioè il 23 per cento in più del 2015). Tutto diverso il mondo dei minibus dove Iveco bus detiene una quota del 48,9 per cento di un mercato che nel 2016 è cresciuto del 45 per cento lambendo quota 1.200.

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Iveco, l’età media del parco autobus italiana è la più alta d’Europa

«Oggi si può parlare di ‘emergenza’ per il trasporto pubblico locale in Italia. Il 48 per cento degli autobus ha motori tra l’Euro 0 e l’Euro 3 mentre la media di età viaggia attorno ai 12 anni contro gli 8 della Spagna e i 6,9 anni di media della Germania». Iveco risponde con la tecnologia. «Abbiamo una gamma completa capace di assecondare qualsiasi esigenza. I 49 Crealis e i 9 ibridi di Bologna e, non ultimi, i 120 diesel-elettrici per Milano sono solo alcuni esempi della spinta verso una mobilità sostenibile che Iveco esprime»

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Iveco Bus, autobus ibridi per Atm Milano

Iveco bus si è aggiudicata la gara per la fornitura di 120 autobus da 18 ibridi per Atm Milano. Venerdì 20 gennaio alle ore 15.30 si sono aperte le buste ed Iveco bus ha avuto la meglio su Solaris. La gara in oggetto è un contratto quadro di 5 anni, full service, con un valore base di 78 milioni di euro. Una gara importante per l’Italia dove questa tipologia di bus, escludendo Bologna, non ha mai attecchito davvero. Ed è una grande sorpresa veder indire una gara di questo tipo da un’azienda che ha sempre bollato come ‘antieconomica’ la scelta del diesel-elettrico.

Il primo veicolo arriverà a giugno

L’appalto è stato aggiudicato a Iveco e consiste nella fornitura di 120 autobus ibridi, omologati secondo la Direttiva 2007/46/CE, per il servizio pubblico di linea. La fornitura comprende anche la manutenzione full service per cinque anni. L’appalto è stato aggiudicato per un importo complessivo di euro 59.230.080 + Iva, corrispondente a un ribasso del 24,3% rispetto alla base d’asta, a testimonianza che il ricorso alle gare ad evidenza pubblica rappresenta uno strumento oltre che di massima trasparenza anche di efficacia nell’ottimizzazione dei costi. La consegna del primo veicolo è prevista entro quattro mesi dalla stipula del contratto e quindi entro giugno 2017.

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Atm Milano ha la flotta più giovane d’Italia

Con questo ulteriore ordine l’età media della flotta Atm, che è già la più bassa d’Italia, si confermerà sempre più in linea con quella della capitali europee. Gli investimenti porteranno a un ulteriore miglioramento del servizio, con la riduzione delle emissioni inquinanti in un’ottica sempre più eco-sostenibile. Inoltre, grazie alla tecnologia “stop and go” e alle fasi di arresto e ripartenza “full electric”, i 120 bus ibridi consentono un consumo notevolmente inferiore, con un risparmio dei consumi pari almeno al 15%. Nell’ambito del piano d’impresa 2017-2019, si ricordano anche i nuovi 125 autobus tradizionali da 12 metri, attualmente in fase di realizzazione e con i primi due lotti da 76 mezzi complessivamente già in consegna a partire dal mese di luglio 2017.

Iveco, bus anche per Digione e Parigi

I modelli offerti da Iveco sono i gemelli di quelli che attualmente circolano a Bologna. Iveco bus ha una lunga esperienza in materia. Già nel 2012 aveva consegnato 102 ibridi, 41 standard e 61 autosnodati, alla città di Digione, in Francia. E altre decine di modelli sono in servizio a Poitiers, Tolone, Monza, Parigi e sull’isola di La Reunion. Ma non solo. I diesel-elettrici prestano servizio anche a Rouen, Annecy e Bordeaux.

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Autobus Iveco, Atm Milano è più sostenibile

Con una nuova struttura semplificata e alleggerita, l’Urbanway Full Hybrid di Iveco Bus, che presto entrerà in servizio in Atm Milano, permette di trasportare più passeggeri offrendo loro un ambiente di viaggio confortevole, luminoso e silenzioso. La silenziosità di questo veicolo risulta essere uno dei suoi punti forti, poiché attivata la modalità elettrica , in prossimità delle fermate, l’arresto del generatore determina assenza di vibrazioni e una diminuzione della rumorosità di oltre i l 50%. Il comfort percepito è quindi immediato, non solo per i passeggeri, ma anche per i pedoni, le persone in attesa di una coincidenza e gli  abitanti della zona, senza dimenticare l’autista che, per primo,  beneficia di questo ambiente tranquillo.

Iveco atm milano

Bus Iveco, le emissioni sono in calo

Con il sistema ibrido messo a punto da Iveco Bus si ottiene una riduzione media del consumo di combustibile e di emissioni di CO2 dal 25 al 35%. Un abbattimento di emissioni di CO2 del 35% significa circa 500 grammi di CO2 in meno per km: considerando una percorrenza annua di 50mila km (che è il valore medio di un autobus di linea), si può ottenere una riduzione di circa 25 tonnellate delle emissioni di CO2 in atmosfera.

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