Piano bus, Emet minaccia mobilitazione
Piano bus di Roma, il sindacato Emet Bus è pronto a «mettere in atto una grande manifestazione a titolo nazionale scendendo in piazza con le varie associazioni di categoria. Gli operatori non sono più disposti ad essere presi in giro, soprattutto da chi amministra una città senza conoscenze e competenze». Intanto, però, si apre il […]
Piano bus di Roma, il sindacato Emet Bus è pronto a «mettere in atto una grande manifestazione a titolo nazionale scendendo in piazza con le varie associazioni di categoria. Gli operatori non sono più disposti ad essere presi in giro, soprattutto da chi amministra una città senza conoscenze e competenze». Intanto, però, si apre il tavolo di confronto.
Ormai non passa praticamente giorno senza una presa di posizione da parte di una o alcune delle realtà coinvolte (o meglio, colpite) dalla revisione delle regole d’accesso al centro storico della capitale. L’ultima a prendere la penna in mano è il sindacato che riunisce i noleggiatori, che ha indirizzato una comunicazione a tutti gli associati. «I motivi fondamentali del malcontento nascono – si legge nella missiva – dalla nuova tariffa giornaliera, che dagli attuali 200 euro dovrebbe arrivare a costare 600 euro, e, cosa ancor più grave, dall’interdizione totale dell’attuale ztl 1, elemento centrale della mobilità turistica Romana». Infatti, come ricapitolato in questo articolo, il nuovo piano bus che la giunta Raggi sta predisponendo consentirebbe l’accesso alla zona più centrale della città solo ai Classe III diretti agli alberghi o che trasportano scolaresche. La comunicazione prosegue: «Il Sindacato Emet Bus sin dai primi giorni ha cercato più volte un incontro con l’Amministrazione 5 Stelle partendo dai vari referenti, funzionari e consiglieri comunali per poi chiedere audizione per ben 7 volte all’Assessore ai Trasporti che oltre a non essersi degnata di rispondere, ha attaccato tutta la categoria e i cittadini stessi presentando una bozza di piano senza alcuna logica e cognizione di causa per il semplice fatto che gli oltre 19 milioni di turisti transitati a Roma in questo anno, in futuro saranno riversati nei già carenti servizi di trasporto pubblico locale per non parlare dell’inefficacia delle metropolitane creando un enorme disagio ai vari turisti con valige a seguito, scolaresche con bambini dell’infanzia e persone con difficoltà motorie, posto che non ci sarà nessuna ditta o cliente disposto ad sborsare una cifra talmente alta e ridicola per poter accedere al centro di Roma». La conseguenza sarà che «la città sarà invasa da avventurieri e abusivi che senza nessuna autorizzazione cercheranno di soddisfare l’attuale domanda di trasporto creando maggiore traffico e inquinamento per persona trasportata dato che per ogni autobus dovranno essere impegnate in media 12 vetture».
Il sindacato, pertanto, «ha chiesto pubblicamente di instaurare un tavolo tecnico urgentemente al fine di discutere e risolvere tutti gli argomenti trattati partendo dai temi più rilevanti ed imminenti come il rilascio dei permessi annuali per l’anno 2017, le autorizzazioni, l’utilizzo del Parking Gianicolo ma sopra ogni cosa un rapporto di collaborazione ed informazioni con la società Roma Servizi per la Mobilità che invece di aiutare le ditte paganti nella fruizione dei servizi di mobilità, cerca e trova cavilli burocratici per rallentare questo settore così produttivo per la città di Roma. Alla richiesta il Presidente della Commissione Trasporti Dott. Enrico Stefàno ha dato la sua disponibilità ad iniziare questo tavolo di confronto e studio già dal prossimo 12 e 16 dicembre nel quale il Sindacato protocollerà ufficialmente un documento con tutte le richieste di modifica per agevolare gli operatori nel rispetto delle regole e del lavoro».