Parma, BusItalia-Autoguidovie pigliatutto. Tep non ci sta e per Pizzarotti un’altra tegola
La Tep non gestirà più il servizio tpl di Parma? Sembrerebbe di sì se dovesse essere confermata l’indiscrezione che assegna a Busitalia la presentazione della migliore offerta. “Tra i concorrenti – scrive Tep – quello che ha ottenuto il punteggio più alto è l’ati composta da Bus Italia e Autoguidovie. Segue Tep e, decisamente più staccata, l’ati […]
La Tep non gestirà più il servizio tpl di Parma? Sembrerebbe di sì se dovesse essere confermata l’indiscrezione che assegna a Busitalia la presentazione della migliore offerta. “Tra i concorrenti – scrive Tep – quello che ha ottenuto il punteggio più alto è l’ati composta da Bus Italia e Autoguidovie. Segue Tep e, decisamente più staccata, l’ati Tper-Seta. Le differenze sostanziali nei punteggi assegnati a Bus Italia-Autoguidovie riguardano il piano degli investimenti in autobus e in tecnologie, e il ribasso rispetto al corrispettivo d’affidamento a base di gara, mentre tutti gli altri 7 progetti sono stati giudicati equivalenti in termini di punti maturati. I punteggi assegnati dalla commissione fanno presumere che l’ati Bus Italia-Autoguidovie abbia presentato un piano di investimenti in nuovi autobus e filobus di valore quasi doppio rispetto a quello presentato da Tep (quest’ultimo comunque importante, pari a 43 milioni di euro, circa il doppio del minimo di gara, pari a 22,5 milioni), mentre gli altri investimenti sarebbero addirittura il triplo (9 milioni contro 3 di Tep). Ciononostante, l’ati BusItalia-Autoguidovie ha contemporaneamente proposto anche uno sconto superiore del 25% rispetto a quello proposto da Tep. Vale la pena ricordare, però, che le regole della gara prevedono che l’offerta economico-finanziaria presentata debba rispettare i requisiti di sostenibilità sui 9 anni del piano. I numeri presentati da Bus Italia-Autoguidovie sono abnormi e totalmente inarrivabili per Tep. Per realizzare un piano del genere infatti, a Tep mancherebbero circa 6 milioni di euro all’anno per raggiungere almeno il pareggio di bilancio, oltre a diverse decine di milioni di cassa per finanziare gli investimenti. In base ai dati che al momento sono in nostro possesso, il piano presentato da Bus Italia-Autoguidovie parrebbe in generale difficilmente sostenibile dal punto di vista economico-finanziario. Si è peraltro in attesa della verifica in corso circa eventuali anomalie dell’offerta”. Un’altra gara di servizi che finirà in un aula di tribunale?