Puglia, 240 nuovi autobus per il tpl da inizio anno ad oggi
In Puglia sono stati messi in strada 240 nuovi autobus per il tpl dall’inizio dell’anno ad oggi. L’ultima consegna è stata quella dei 29 nuovi mezzi per la Stp di Brindisi, che seguono i 33 della Stp barese. Una consegna, l’ultima in ordine di tempo, a cui hanno preso parte anche il presidente della Regione, […]
In Puglia sono stati messi in strada 240 nuovi autobus per il tpl dall’inizio dell’anno ad oggi. L’ultima consegna è stata quella dei 29 nuovi mezzi per la Stp di Brindisi, che seguono i 33 della Stp barese. Una consegna, l’ultima in ordine di tempo, a cui hanno preso parte anche il presidente della Regione, Michele Emiliano, e l’assessore ai Trasporti, Giovanni Giannini. Lo riporta la Regione Puglia in un comunicato stampa.
Puglia, il rinnovo nel mirino
“Ci siamo prefissi l’ambizioso obiettivo di mettere su strada quest’anno ben 400 bus finanziati con le risorse del Patto per la Puglia e del Piano bus ministeriale (Connettere l’Italia), nel rispetto delle stringenti normative antinquinamento che dal 1° gennaio 2019 vieteranno la circolazione dei bus inquinanti”, ha detto l’assessore Giannini. Il programma, precisa il comunicato, vedrà la Regione protagonista di investimenti, al netto dei cofinanziamenti delle imprese, 130 milioni di euro, inclusi i 68 milioni del PO FERS 2014/2020 a disposizione dei Comuni per i servizi urbani, nel corso del biennio 2018-2019.
Anzianità media in calo
Ad essere rinnovato sarà, secondo i piani, il 35 per cento dell’intera flotta regionale, portando l’attuale anzianità media dei 1700 bus in circolazione dagli attuali 16 anni a meno di dieci.
“E’ un cambiamento epocale, strategico della programmazione degli investimenti sul trasporto automobilistico – hanno commentato il presidente Emiliano e l’assessore Giannini -. Con la partecipazione ed il coinvolgimento delle imprese, garantiremo ai viaggiatori la certezza ‘strutturale’ di poter disporre di una flotta bus più confortevole e veloce, incrementando la complessiva qualità del viaggio. Crediamo che la vetustà del materiale rotabile costituisca un pesante freno per i cittadini ad usare i mezzi pubblici nonché un disvalore in termini di incidenza dei costi di manutenzione delle flotte”.