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Grande successo di pubblico per il Mobility Innovation Tour di Ancona ospitato all’interno dell’Università Politecnica delle Marche. L’apertura è stata affidata a Michela Ferroni della Regione Marche che ha illustrato il “Piano per lo sviluppo della mobilità elettrica in Regione Marche”. Un piano che prospetta la presenza di un totale di 350 punti di ricarica per auto elettriche nella regione, a fronte dei 40 attuali. Qualche cenno è stato tributato al Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile e all’introduzione del sistema di bigliettazione elettronica Sbem: «È previsto un sistema esteso su tutto il territorio regionale: ogni utente avrà un’unica smart card con la quale potrà viaggiare sulle diverse linee dei cinque bacini regionali e sulle linee ferroviarie».

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IN FONDO ALL’ARTICOLO**

Mobility Innovation Tour

Mobility Innovation Tour, il Pomos fa il punto

Per il Pomos (Polo della mobilità sostenibile della Regione Lazio) è intervenuto Luigi Anniballi. «Senza infrastruttura non esiste mobilità sostenibile», ha sottolineato: «Il vero problema non sono le colonnine ma il fatto che se domani tutte le macchine fossero elettriche non avremmo la capacità di fornire una tale quantità di energia. Dobbiamo cambiare paradigma, muovendoci verso le smart grid, e renderci conto che l’auto privata è un’assurdità. Le auto stanno ferme per il 95 per cento del tempo, consumando territorio. Bisogna pensare a un sistema condiviso che integri anche la gestione dell’energia».

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Mobility Innovation Tour, Tiemme e Cagliari presenti

Piero Sassoli, di Tiemme, ha sottolineato come «In Italia la percentuale di motorizzazione privata è altissima. Il trasporto pubblico deve promuovere lo shift modale da privato a pubblico. Le aziende di trasporto sono pronte ad affrontare la transizione, ma resta il fatto che oggi un bus elettrico costa il doppio di un bus a gasolio. Ed esistono anche problemi di autonomia e di portata».

Transizione all’elettrico abbracciata da Ctm Cagliari, «facendo leva sull’esistenza di una rete filoviaria. L’autonomia è un falso problema, retaggio dell’abitudine ad avere a che fare con autobus diesel. Per l’autobus elettrico dobbiamo parlare di sistema, di cui il bus elettrico fa parte. Io sono convinto che nella fase attuale, in cui le batterie non sono in grado di assicurare un intero turno di servizio di un bus elettrico, dobbiamo passare alla logica della ricarica in linea o ai capolinea».

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Mobility Innovation Tour, Scania e Iveco Bus sul palco

Roberto Caldini, direttore bus & coach di Italscania, ha affermato: «Pensiamo sia possibile arrivare a un trasporto sostenibile fin da oggi passando per soluzioni alternative. Pensiamo alle soluzioni a gas e biogas. A caratterizzare il futuro del trasporto pubblico dev’essere sia la sostenibilità ambientale che quella economica». «Secondo Iveco Bus l’elettrico è una parte della mobilità sostenibile – così Massimo Santori di Cnh Industrial -. La sostenibilità del trasporto non si può ridurre a un problema ingegneristico. Coinvolge i temi del pricing, del modal shift».

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Mobility Innovation Tour, presente anche la regione Marche

Manuela Bora, assessore delle attività produttive della Regione Marche, ha dichiarato che «la Regione sta investendo grandi risorse per potenziare il sistema di trasporto pubblico e per accelerare l’elettrificazione dei sistemi di trasporto privato attraverso l’installazione di colonnine di ricarica».

Stefano Perilli, del comune di Ancona, ha detto che «è ora disponibile circa un milione di euro di finanziamento ministeriale per un programma di sperimentazione di mobilità che definiamo dell’ultimo miglio, grazie all’attivazione di sistemi sharing e bikesharing, il riordino dell’autostazione ex Verrocchio e il potenziamento delle infrastrutture per la ricarica elettrica».

Muzio Papaveri, presidente di Conerobus, ha dichiarato che i «sistemi di sharing sono dei nostri partner e la valutazione dei veri bisogni dei nostri cittadini è la chiave per mettere in atto politiche di mobilità mirate». Richieste che Conerobus ha analizzato grazie a un questionario su larga scala che ha sottolineato «le potenzialità dell’intermodalità, progetto su cui stiamo lavorando». Spazio anche al «potenziamento del parco dei filobus con l’acquisto di sei filobus e l’installazione di sistemi di ricarica per autobus elettrici, mezzi, questi ultimi, che acquisteremo».

Mobility Innovation Tour, il filobus di Cagliari

Paride Gasparini, Direttore di esercizio Ctm Cagliari, si è detto sicuro che «l’autobus elettrico è sicuramente il futuro ma che è comunque importante la giusta scelta del dimensionamento della flotta e del sistema di ricarica». Cagliari, negli anni, ha «puntato sui filobus a marcia autonoma, sistema che ci ha consentito di partecipare al progetto europeo Zeus». La Ctm è oggi impegnata al progetto di «elettrificazione della flotta finalizzata all’acquisto di 9 filobus e di 10 bus elettrici da sei metri».

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Sostenibilità ambientale ed economica. Questo il pensiero di Scania. Roberto Caldini, direttore bus & coach di Italscania ha detto che i tre punti focali del suo gruppo sono: «Efficienza energetica, combustibili alternativi e trasporti sicuri ed intelligenti. Noi lavoriamo con tutti i combustibili alternativi oggi disponibili. Sicuramente il gas liquido, settore che ci vede leader, sarà fondamentale per il segmento delle lunghe percorrenze». Spazio anche per il gas naturale «dove offriamo motori con la stessa coppia e potenza delle versioni diesel». L’elettrico resta comunque un faro. «Per noi è importante capire e affrontare tutto la catena in cui l’autobus è solo un anello. Nello specifico la produzione dell’energia e lo smaltimento delle batterie. Ma Scania guarda oltre. All’Uitp di quest’anno presenteremo due Citywide a guida autonoma».

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Iveco Bus, i mild hybrid sono una stortura del sistema

Massimo Santori di Cnh Industrial ha detto che «il Piano Strategico Nazionale per la mobilità è un ottimo strumento per il rinnovare il parco circolante. In tutto sono disponibili 3,7 miliardi euro più i 260 milioni di co-finanziamento per il periodo 2019-2022». Iveco Bus è impegnata «nel settore del bus elettrico dove stiamo investendo grandi risorse. Abbiamo presentato offerta per la gara Consip (base d’asta di 38 milioni di euro per i 50 autobus da 12 metri più le infrastrutture n.d.r.)». Anche l’ibrido è fondamentale «però quello vero non i ‘mild hybrid’ che è un sistema per aggirare la legge. Questi sistemi di trazione non funzionano mai in elettrico a differenza del nostro ibrido che assicura un taglio netto delle emissioni. Ci stiamo attivando in tutte le sedi per mettere fine a questa stortura»

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Mobility Innovation Tour, Enel X per il progetto

Urbanizzazione ed elettrificazione dei sistemi di trazione. Questi i mantra per Enel X rappresentata ad Ancona da Ignazio Cordella. Enel X «a Santiago del Cile, nel 2017, ha iniziato una sperimentazione con due autobus elettrici Byd su una tratta di 59 chilometri. Dopo il primo anno la disponibilità è stata del 99 per cento, del 76 per cento il risparmio sui costi operativi e si sono registrati aumenti dei ricavi». La sperimentazione è stata così convincente che nel 2018 l’azienda di trasporto di Santiago ha messo in strada 100 nel 2018 e altri 180 nel corso dell’anno». Enel X sta collaborando con Conerobus per elettrificare il sistema di trasporto.

GLI ATTI DEL CONVEGNO

Conerobus – Evoluzione del trasporto sostenibile di Ancona
Ctm Cagliari – Elettrificazione del tpl e piattaforme di mobilità
Scania – Trasporto sostenibile ora e in futuro
Enel X – Infrastrutture, la s da della smart city
Iveco Bus – Rinnovo del parco circolante: quando la transizione diventa un ostacolo

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