Mobilità sostenibile, Milano in testa. Ma non c’è molto da festeggiare
Il 29 su 50 delle principali città italiane, l’offerta di tpl durante il 2015 è stata ridotta: gli esperti di Euromobility bacchettano le amministrazioni urbane. Roma è tra le città che hanno effettuato i tagli più drastici ai servizi di trasporto pubblico urbano. Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, Milano è palma d’oro. I motivi? […]
Il 29 su 50 delle principali città italiane, l’offerta di tpl durante il 2015 è stata ridotta: gli esperti di Euromobility bacchettano le amministrazioni urbane. Roma è tra le città che hanno effettuato i tagli più drastici ai servizi di trasporto pubblico urbano.
Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, Milano è palma d’oro. I motivi? Diffusione della sharing mobility, indice di motorizzazione contenuto (ma il trend nazionale appare nuovamente in leggera crescita), elevata percentuale di veicoli a basso impatto ambientale, bassa mortalità sulle strade… ed elevata offerta di tpl. Il decimo rapporto Euromobility “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città”, incorona, come prevedibile, il nord del paese: sul podio compaiono Parma e Torino, poi Venezia e Padova. Roma è al quindicesimo posto. In fondo alla classifica si trovano L’Aquila, Siracusa e Catanzaro. La qualità dell’aria, nel complesso, peggiora. Tra le evidenze, vi è il relativo boom della sharing mobility: la condivisione di biciclette e auto viaggia a più 25 per cento. L’uso dei mezzi privati per gli spostamenti in città, però, è calato appena dell’1 per cento: dal 62 al 61 per cento. Ancora molto poco. Bolzano traccia l’esempio: 30 per cento degli spostamenti con auto propria. A Bergamo sono il 95 per cento.
Intanto aumentano le motorizzazioni alternative: gpl e metano sono l’8,6 per cento del parco auto italiano. Le auto elettriche? Lo 0,02 per cento del parco circolante, ma (insieme agli ibridi) in crescita el 37,6 per cento rispetto al 2014.