Mobilità e coronavirus: le tendenze osservate durante l’emergenza sanitaria
La pandemia di covid19 ha avuto chiaramente impatto anche sul settore dei trasporti e della logistica, generando uno scenario di incertezza e cambiamenti di abitudini. Per studiare il rapporto tra mobilità e diffusione del coronavirus, è stato steso un report che evidenzia l’evoluzione e le tendenze del settore trasporti-logistica nazionale. I dati potranno essere utili […]
La pandemia di covid19 ha avuto chiaramente impatto anche sul settore dei trasporti e della logistica, generando uno scenario di incertezza e cambiamenti di abitudini. Per studiare il rapporto tra mobilità e diffusione del coronavirus, è stato steso un report che evidenzia l’evoluzione e le tendenze del settore trasporti-logistica nazionale. I dati potranno essere utili per poter anticipare gli andamenti dei prossimi mesi e intervenire sulla base delle informazioni monitorate.
Il report è frutto di un’analisi da parte dell’Osservatorio sulle tendenze di mobilità predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Mobilità e coronavirus, i dati sui trasporti per il 2020
L’analisi sull’andamento della mobilità durante la pandemia di coronavirus è stata possibile grazie alla grande quantità di dati disponibili per il settore trasporti. Informazioni sono state fornite dalle Direzioni Generali del Ministero dei Trasporti, nonché dai database open source dei principali players della mobilità.
Attraverso il confronto dei dati è stato possibile desumere i principali impatti che la diffusione del Covid19 e le conseguenti politiche di regolamentazione della mobilità hanno prodotto sulla domanda di spostamento.
I risultati emersi
Il primo dato emerso dall’indagine sul rapporto tra mobilità e coronavirus è che il traffico stradale di veicoli leggeri ha subito una significativa riduzione (-80%) durante il lockdown primaverile. La perdita non risulta ancora recuperata appieno a luglio 2020.
L’Italia, primo Paese europeo ad applicare un lockdown totale per tre mesi, ha visto una contrazione degli spostamenti stradali anticipata e più profonda. A questa è però, seguita però una ripresa con tassi di crescita mediamente maggiori. Il nostro Paese risulta perciò essere, a luglio 2020, uno di quelli che ha maggiormente recuperato per quanto riguarda la mobilità stradale individuale. Anche il traffico di veicoli pesanti (merci), che pure ha subito una contrazione del 40÷50%, ha recuperato già a luglio quanto perso.
Sono invece gli spostamenti con il trasporto collettivo (TPL) ad aver subito una riduzione più marcata e che risultano ancora sofferenti rispetto ad altri Paesi. Il calo è stato infatti superiore al 90% nel periodo marzo-aprile 2020 e non ancora recuperato a luglio, dove la perdita rispetto al periodo pre-covid è ancora del 40%.
Il dato più allarmante riguarda però il rapporto tra spostamenti del tpl e individuali a luglio 2020. I primi risultano inferiori del 40%, a fronte di una ripresa quasi totale degli spostamenti individuali. Questo potrebbe essere indice che è avvenuta un’inversione di tendenza pericolosa e non sostenibile per il trasporto collettivo. La riluttanza verso spostamenti che non riescono a garantire il distanziamento sociale, ma anche l’aumento dello smartworking sembrano aver portato a una riduzione complessiva della domanda di mobilità generale.