MAN LION’S CITY
A quasi dieci anni dalla presentazione del Lion’s City, suggellata dall’assegnazione del titolo di Bus of the Year 2005, MAN si ritrova con la sua ricca gamma di autobus urbani dotati di una linea ancora moderna e piacevole e per l’Euro 6 può permettersi di aggiornare soltanto la catena cinematica, o quasi. La differenza principale […]
A quasi dieci anni dalla presentazione del Lion’s City, suggellata dall’assegnazione del titolo di Bus of the Year 2005, MAN si ritrova con la sua ricca gamma di autobus urbani dotati di una linea ancora moderna e piacevole e per l’Euro 6 può permettersi di aggiornare soltanto la catena cinematica, o quasi. La differenza principale sta infatti nell’utilizzo del sistema SCRT (con relativa urea), scelta diventata oramai obbligatoria per tutti. Nel caso di MAN, però, non ha richiesto motori completamente nuovi ma è stato adattato a quelli già collaudati in Euro5.
Il vano passeggeri cambia poco, forse niente. D’altra parte, già nel 2004 i tecnici di Salzgitter avevano fatto un buon lavoro di design, creando un ambiente pulito e luminoso seppure condizionato da un layout che, per un autobus a pianale ribassato, non può che essere quello, con poche diverse interpretazioni a seconda del costruttore.
Un telaio quando va bene non si cambia. E così deve aver pensato MAN anche quando si trattava di intervenire sotto al pianale. Fatti i necessari aggiornamenti al motore (o meglio, al sistema di post-trattamento) per l’ottenimento dell’omologazione in Euro6, nonché l’applicazione del cambio automatico nella sua ultima generazione, ci si è praticamente fermati. Questo a tutto vantaggio degli operatori di manutenzione che sanno già lavorarci e dei magazzini che hanno già gran parte dei ricambi.