La Cialone Tour si aggiudica il tpl di Frosinone. «L’innovazione il nostro faro»
La Cialone Tour di Ferentino (Fr) si è aggiudicata il servizio per il trasporto pubblico urbano di Frosinone per un importo, su cinque anni, di circa 10 milioni di euro. Alla stessa Cialone andranno i ricavi della vendita dei biglietti e degli abbonamenti, più la pubblicità sui mezzi. Nel prossimo quinquennio i bus targati Cialone dovranno percorrere circa 5 […]
La Cialone Tour di Ferentino (Fr) si è aggiudicata il servizio per il trasporto pubblico urbano di Frosinone per un importo, su cinque anni, di circa 10 milioni di euro. Alla stessa Cialone andranno i ricavi della vendita dei biglietti e degli abbonamenti, più la pubblicità sui mezzi. Nel prossimo quinquennio i bus targati Cialone dovranno percorrere circa 5 milioni di chilometri.
Per centrare questi obiettivi e rispondere al capitolato di gara, teso all’erogazione di un servizio di qualità, il gruppo di Ferentino ha pianificato importanti investimenti per il materiale rotabile. Tutti i mezzi che verranno utilizzati, infatti, saranno di nuova immatricolazione e certificati Euro 6 «con i più bassi livelli di emissioni in atmosfera possibili grazie alle attuali tecnologie». Ma non solo. Gli autisti saranno quelli finora in servizio alla Geaf: Cialone si è impegnato a riassorbire tutto il personale di viaggio. La compagnia di Ferentino gestirà anche l’ascensore inclinato e le biciclette del servizio di bike sharing.
Cialone punta sulle nuove tecnologie
Una delle novità più succose novità introdotte è il sistema di bigliettazione on line: non sarà necessario andare a comprare il ticket in un negozio ma sarà possibile farlo tramite smartphone o via internet. Sul telefonino arriverà il biglietto nel formato QRCode, esattamente come fa Trenitalia o Italo con l’Alta velocità e le altre linee. Ma c’è di più. In provincia di Frosinone entra in scena il concetto di palina virtuale: non è più necessario che il passeggero si rechi alla fermata tradizionale, l’autobus ha la possibilità di raggiungere l’utente fino alla propria abitazione. Tutto dipende dalle richieste del giorno e per quella fascia oraria.
Cialone, la tecnologia a bordo
Tutti i bus targati Cialone sono equipaggiati con un defibrillatore e questo anche se la presenza dell’apparecchiatura sugli autobus diventerà obbligatoria solo dal 2025. Al top anche il sistema di telecamere che monitora la corsa ed in caso di necessità trasmette al server dell’azienda ogni immagine. Esterna o interna. Nelle corse ad alta frequentazione di bambini un sistema di webcam vigilerà sui comportamenti dei viaggiatori: se qualcuno dovesse avere un atteggiamento anomalo, le immagini verrebbero girate direttamente alle forze dell’ordine.
Non solo. Alle fermate in prossimità delle scuole, la rete di telecamere installate sui mezzi sarà in grado di verificare se qualcuno si avvicina ai bambini fino ad un certo numero di metri dai bus.
Integrazione tariffaria, lo studio di Cialone
L’obiettivo è quello di arrivare ad un’integrazione tra le varie città coperte dai bus Cialone. Allo studio dell’azienda c’è una rete di corse che metta in collegamento i vari punti chiave dei singoli Comuni confinanti: i centri storici con l’ospedale, a prescindere dalla città. Così, con la circolare, in futuro sarà possibile andare – ad esempio – da Ferentino all’ospedale di Frosinone come se fosse una normale corsa urbana. E non extraurbana.
Il Gruppo Cialone conta 222 automezzi compresi quelli dati a noleggio ad Atac SpA ed a CSC di Latina. Nell’azienda lavorano circa 200 dipendenti. Il Gruppo opera in Italia ed all’estero: con il marchio Trafalgar copre gli spostamenti dei turisti nelle principali città Europee: Londra, Barcellona, Parigi, Amsterdam. Con il marchio Flixbusda tre anni copre 5 rotte nazionali ed internazionali. A Civitavecchiaassicura gli spostamenti dei croceristi.
Lo scorso anno ha lanciato la sfida al settore del Trasporto Urbano, facendo una serie di investimenti e dotandosi di ingegneri informatici e ingegneri meccanici.
La gara, l’esclusione, la vittoria
La gara di Frosinone era finita all’esame dei giudici del Tribunale Amministrativo Regionale. Le due società in gara (la Cialone e la Geaf che fino ad oggi deteneva la gestione) erano state escluse. Il Tar a luglio aveva stabilito che era stato un errore da parte del Comune di Frosinone non ammetterle ed avere dichiarato deserta la gara. I giudici allora avevano disposto che sia Geaf che Cialone Tour venissero ammesse a partecipare a quella gara, senza che ne venisse bandita una nuova. Vinta da Cialone.