Irizar, al via due autobus elettrici per il Portogallo
Irizar. Sono già operativi i due autobus elettrici a zero emissioni del modello Irizar lunghezza 10.8m nella città di Braganza, Portogallo. Irizar porta avanti la sua strategia di consolidamento sul mercato europeo, essendo già presente in più di 7 paesi. Questa volta porta le sue soluzioni a zero emissioni in Portogallo, nella città di Braganza. […]
Irizar. Sono già operativi i due autobus elettrici a zero emissioni del modello Irizar lunghezza 10.8m nella città di Braganza, Portogallo. Irizar porta avanti la sua strategia di consolidamento sul mercato europeo, essendo già presente in più di 7 paesi. Questa volta porta le sue soluzioni a zero emissioni in Portogallo, nella città di Braganza. Si tratta di un’operazione impegnativa, data la complessità geografica della città, che dimostra l’affidabilità dei veicoli elettrici Irizar. Senza dubbio servirà come vetrina per futuri progetti.
Irizar, autobus elettrici operativi
Dispone di 2 porte doppie, 28 posti, 1 posto per il conducente, 2 sedili pieghevoli, 1 area per sedie a rotelle e vanta una capacità totale di 76 passeggeri. Con un’autonomia di 220 km e una quantità di energia a bordo di 350 kWh, questi veicoli si ricaricano la notte in 3-4 ore mediante caricatori interoperabili con presa di carica Combo 2.
Ecco le batterie
Le batterie incorporate in questi veicoli vengono sviluppate e fabbricate nei nostri stabilimenti di Aduna, in Guipúzcoa, e rispondono agli ultimi regolamenti europei in materia di sicurezza elettrica, termica e meccanica : R100.v2, R10.v5 e UN38.3. L’elettronica e le comunicazioni, come pure i principali sistemi del veicolo, sono frutto della tecnologia del Gruppo Irizar.
La città di Braganza porta avanti la sua strategia di implementazione di una mobilità urbana sostenibile, e con l’integrazione dei due Irizar ie bus nella sua flotta, risparmierà 27.550 euro in combustibili fossili e ridurrà le emissioni di CO2 a 58 tonnellate all’anno. Questa misura fa parte della strategia per promuovere la “decarbonizzazione della città” e la “mobilità universale”.