I ticket nelle citta d’arte strozzano le imprese
“Il problema dei costi di ingresso degli autobus nelle città d’arte, conosciuto come ticket bus, sta danneggiando in modo irreparabile il settore del noleggio autobus, senza che nessun mostri il benché minimo segno di interesse per un settore che muove milioni di turisti all’anno e che viene gravato da una ingiusta tassa dettata non da […]
“Il problema dei costi di ingresso degli autobus nelle città d’arte, conosciuto come ticket bus, sta danneggiando in modo irreparabile il settore del noleggio autobus, senza che nessun mostri il benché minimo segno di interesse per un settore che muove milioni di turisti all’anno e che viene gravato da una ingiusta tassa dettata non da esigenze ambientali, ma da problemi di liquidità scaricati sui contraenti più deboli”. Questa la dichiarazione di Nicola Biscotti, coordinatore del CAIPET, che raccoglie tutte le associazioni private del settore noleggio autobus. “Assistiamo ormai da anni ad un palleggio di responsabilità che è semplicemente vergognoso e, da ultimo, subiamo le beffa ed il danno economico di una doppia imposizione in tutti quei Comuni che, avendo istituito la tassa di soggiorno, gravano i nostri clienti di due costi, entrambi impropri, cui fa riscontro una degradante situazione di aree di parcheggio lontanissime dai centri storici, prive di servizi essenziali e delle pur minime infrastrutture al servizio della nostra clientela”. Il tema dei ticket bus era stato persino al centro del Tavolo istituito presso la Conferenza Stato-Regioni che aveva avviato un interessante lavoro di approfondimento, ma da oltre un anno si son perse le tracce di qualsiasi attenzione al problema. “Le imprese del noleggio autobus non sono affatto marginali nella filiera turistica nazionale, posto che veicolano verso le città d’arte sia turisti italiani che stranieri – ha concluso Biscotti – Chiediamo di porre attenzione ad un settore che dispone di 26.000 autobus e 30.000 dipendenti e non può essere costretto alla chiusura”