Gtt, ritirati i 260 licenziamenti. L’ultimo atto di Ceresa ad
Gtt e i sindacati hanno sottoscritto un accordo che prevede il ritiro dei 260 licenziamenti previsti dal piano industriale di risanamento volto al rilancio dell’azienda di trasporto di Torino. Il patto vede l’adesione di tutte le sigle sindacali ad eccezione dell’Usb. La marcia indietro è stata consentita dal fatto che le uscite volontarie e gli accompagnamenti alla pensione […]
Gtt e i sindacati hanno sottoscritto un accordo che prevede il ritiro dei 260 licenziamenti previsti dal piano industriale di risanamento volto al rilancio dell’azienda di trasporto di Torino. Il patto vede l’adesione di tutte le sigle sindacali ad eccezione dell’Usb. La marcia indietro è stata consentita dal fatto che le uscite volontarie e gli accompagnamenti alla pensione sono state superiori alle aspettative, ha affermato Ceresa.
L’ultimo atto di Ceresa amministratore delegato Gtt
Ciò che è accaduto è che il piano industriale è stato rivisto nel corso dell’incontro tenutosi il 10 settembre tra i sindacati e il precedente CdA, presieduto dal presidente e amministratore delegato Walter Ceresa. Di fatto, il ritiro dei licenziamenti è stato l’ultimo atto di Ceresa in veste di numero uno di Gtt. Il nuovo management, in carica da ieri (11 settembre), è composto da Paolo Golzio quale presidente e Giovanni Foti amministratore delegato. i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Faisa, Fast e Ugl (solo gli autonomi dell’Usb non hanno firmato) hanno accettato l’accordo e ritirato lo sciopero che era stato indetto per venerdì 21 settembre.
I motivi del successo
Il ritiro dei licenziamenti è stato così motivato, secondo le parole di Ceresa riportate sul Corriere della sera: «Il piano industriale autorizzato dal socio il 12 gennaio 2018 è arrivato a uno stadio avanzato: le uscite volontarie e gli accompagnamenti alla pensione sono state superiori alle aspettative — ha spiegato Ceresa —. Così, questo ci ha permesso di azzerare i licenziamenti. «Dal 2017 a oggi — ha fatto sapere — le uscite volontarie o accompagnate sono state 344, ed entro fine anno contiamo di superare le 400; quasi il doppio rispetto alle 266 previste dal piano per questo biennio».
«Più coinvolgimento di lavoratori e istituzioni»
“L’accordo tra GTT ed i Sindacati del 10 Settembre 2018 può rappresentare il punto di partenza per la costruzione di un nuovo modello di gestione in discontinuità con il modus operandi portato avanti negli ultimi due anni”. Così, in una nota congiunta, Nadia Conticelli, Presidente Commissione Trasporti Consiglio Regionale del Piemonte e Luca Cassiani, Vicepresidente Commissione Cultura Consiglio Regionale del Piemonte. E ancora: “Vengono scongiurati i licenziamenti, così come abbiamo chiesto a gran voce, ma non si dice quali saranno “le misure alternative che assicureranno il raggiungimento degli obiettivi economici finanziari previsti dal Piano Industriale”, come recita esplicitamente l’accordo sindacale. La salvaguardia occupazionale non può che accompagnarsi alla salvaguardia della qualità e dell’accessibilità del servizio. Per questo motivo è necessario un maggior coinvolgimento dei lavoratori e delle istituzioni, tutte, un dialogo continuo con Regione e con tutti i comuni che utilizzano il servizio Gtt per modificare il piano industriale, guardando anche all’uniformità del servizio sull’area metropolitana.
I sindacati hanno svolto un lavoro importante, ora bisogna internalizzare i servizi proprio come promesso da Appendino in campagna elettorale e valorizzare di più il personale interno”.