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di Stefano Alfano

 

In una Liguria sempre più a trazione elettrica, Genova (dove sono in arrivo 14 nuovi bus elettrici) punta decisamente sul filobus (pianificando l’acquisto di 300 nuovi mezzi) insieme alla riqualifica di molte aree urbane. Un progetto interessante, un nuovo modello di mobilità urbana, che ha come tema il trasporto a zero emissioni, l’aumento del verde pubblico, e la limitazione del traffico privato, un trasporto pubblico competitivo sia per studenti e lavoratori che per i turisti. La fine lavori è prevista nel 2025, come auspicato dal sindaco Marco Bucci e il mobility manager Enrico Musso.

genova filobus

Genova in filobus, nuovo progetto al Mit

Il nuovo studio di fattibilità tecnico – economica, del valore di 471 miloni di €, che verrà presentato a breve al MIT (rispetto ai 578 milioni della prima richiesta), prevede un sistema di quattro assi filoviari, della lunghezza complessiva di 96 km, sulle direttrici principali (Levante, Centro, Ponente, Valbisagno).

Il sistema dovrà avere come caratteristiche principali l’elevata capacità, la trazione elettrica, la sede riservata (o prevalentemente riservata, considerando alcune difficoltà viabilistiche) con asservimento semaforico, la facilità di interscambio con altre modalità di trasporto pubblico (ferrovia, metropolitana – che verrà prolungata verso piazza Martinez e via Canepari, e verrà aperta al pubblico la fermata di Corvetto – linee automobilistiche di adduzione) e privato (taxi, piste ciclabili, mobilità dolce, parcheggi di interscambio).

Dei 471 milioni richiesti, 123 serviranno per l’acquisto dei filobus, 98 milioni sono destinati ad interventi sulla sede stradale, 72 milioni serviranno per il nuovo bifilare, le sottostazioni e gli impianti (nuovo deposito, adeguamento di alcuni depositi esistenti), ed interventi di restyling urbano.

Obiettivo del piano è una diminuzione dell’8,1 degli spostamenti con veicoli privati, e un aumento del 24,3% degli spostamenti effettuati con mezzi pubblici; inoltre, un aumento della velocità commerciale fino a 17 km/h in Valbisagno (attualmente 15,2 %), 17 km/h a Levante e 15 km/h a Ponente; aumento più consistente in centro città, dove si punta a raggiungere i 14 km/h, mentre oggi la velocità commerciale è 10,8 km/h.

Filobus a Genova, le nuove linee

Le nuove filoviarie corrisponderanno ai quattro assi di forza: AP (da Prà a piazza Caricamento, riprendendo il percorso delle attuali linee 1 e 3), AC (da Campi a Marassi, passando per il centro città e in corso Sardegna, con capolinea in piazza Galileo Ferraris) AL (da Principe a Nervi transitando per corso Europa, sostituendo in parte l’attuale linea 17), AVB (da Prato a piazzale Kennedy – Fiera passando per stazione Brignole e corso Torino, su parte del percorso dell’odierna linea 13).

L’entrata in servizio della nuova rete filoviaria comporterà necessariamente una revisione di molte linee attuali per evitare sovrapposizioni: verranno infatti soppresse le linee di forza 1,3,13,17, parzialmente il 18 e il 7 che da Pontedecimo verrà limitato a Sampierdarena; l’attuale linea filoviaria 20, verrà assorbita dalle nuove linee filoviarie; con tutta probabilità le linee 82 e 356 saranno limitate a Marassi, e le linee 39 e 40 raggiungeranno la stazione Brignole solo nelle ore di punta.

300 nuovi filobus per Genova?

È previsto l’acquisto di 145 filobus snodati di 18 metri di lunghezza di 155 persone di capienza massima; si attende comunque la (prevista) modifica del codice della strada che ammette la circolabilità di veicoli a 3 casse di 24 metri. E sarebbe un bel colpo, dato l’eccellente risultato del test di un filobus di questo tipo. Dal 9 maggio 2019 venne infatti provato un filobus di 24 metri a doppio snodo, costruito da Van Hool e prestato dalla rete di Linz. Il mezzo, provato sul tratto della linea filoviaria 20 da Foce a Principe (che naturalmente verrebbe inglobata nella nuova rete) ha dimostrato ottime doti di manovrabilità. A seconda degli allestimenti, un filobus di 24 metri può portare da 180 a 200 persone, con gli evidenti vantaggi. Ricordiamo che in Svizzera i filobus di 24 metri (ormai un terzo dell’intero parco filoviario elvetico) circolano ormai da quasi vent’anni, e da un paio d’anni anche a Linz (Austria), senza alcun inconveniente di sorta.

I nuovi filobus genovesi saranno full–electric dotati di pacchi batterie e di tecnologia IMC, che permetterà l’esercizio senza linea aerea per più di 10 km, consentendo una flessibilità di esercizio sicuramente superiore. Si pensi all’utilità della tecnologia IMC in caso di deviazioni, e di prolungamenti della linea senza necessariamente stendere ulteriore bifilare. I filobus dell’attuale dotazione genovese, i 17 Van Hool AG 300, possono lavorare in marcia autonoma ma supportata da motogeneratore diesel.

La riorganizzazione delle rimesse per filobus di Genova

Le rimesse, in base all’ambizioso progetto, verranno riorganizzate e in parte convertite all’esercizio filoviario, oltre ad avere in alcuni casi un parcheggio di interscambio. Verrà costruito un nuovo deposito in zona Quarto, a monte di corso Europa. L’impianto, di 10mila metri quadrati, ospiterà 30 veicoli da 18 metri e 20 da 12 metri, e avrà un parcheggio di interscambio da 230 posti auto.

Lo storico deposito di Staglieno sarà demolito, al suo posto un parcheggio da 700 posti auto e un’area destinata al ricovero di autobus.

Al deposito di Gavette sarà costruita una nuova copertura con aree verdi e impianti sportivi, e il deposito potrà accogliere sia autobus che filobus.

Infine, il deposito di Sampierdarena, dopo i lavori, potrà ospitare fino a 150 filobus.

I bifilari verranno costruiti per tutti gli assi previsti, considerato tra l’altro che da Foce a Sampierdarena la linea aerea è già esistente, e si valuteranno eventuali prolungamenti in modalità IMC.

Genova, un restyling urbano

Molto importante è il restyling che interesserà innanzitutto via XX Settembre e corso Sardegna,

Sempre in base al piano, via XX Settembre verrà completamente chiusa al traffico privato; verranno allargati i marciapiedi e costruite due corsie centrali in cui transiteranno esclusivamente i veicoli filoviari ed i mezzi autorizzati; i bifilari verranno portati quindi a centro strada; anche piazza delle Fontane Marose e via XX Aprile verranno chiuse al traffico privato, e verrà creata una corsia riservata verso levante nelle gallerie tra piazza della Nunziata e piazza Corvetto.

In corso Sardegna i filobus passeranno anche in questo caso a centro strada in corsia riservata, e verrà aumentato il verde con nuove piantumazioni; in piazza Tommaseo sarà rivista la circolazione in modo da permettere ai filobus di svoltare da corso Buenos Aires a via Montevideo; infine, per via via Cantore sarà utilizzato il modello di corso Europa, con corsia riservata centrale e fermate dedicate su banchine rialzate.

Restano purtroppo alcuni punti irrisolti, come la mancanza di una sede protetta nel tratto più congestionato della Valbisagno, l’unica soluzione sembra possa essere la creazione di una zona a traffico limitato per i residenti.

Qualora l’approvazione avvenisse entro la metà di maggio 2020, potrebbe partire l’iter del progetto esecutivo, con inizio del primo lotto di lavori entro settembre 2021 (la riqualificazione di via XX Settembre e di corso Sardegna), e termine nella primavera 2022. E nel frattempo, magari, arriverà l’autorizzazione per il maxi filobus.

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