Genova, niente gara tpl. Amt pubblica e affidamento in house
Genova, niente gara per il tpl. Il consiglio comunale ha votato il mantenimento in house del contratto di servizio. Certo, il piano richiederà ingenti investimenti (quantificati nell’ordine di 50 milioni), ma per ora sono state scongiurate le prospettive che vedevano Amt sulla via di una partnership con un soggetto privato per partecipare alla gara. Quello […]
Genova, niente gara per il tpl. Il consiglio comunale ha votato il mantenimento in house del contratto di servizio. Certo, il piano richiederà ingenti investimenti (quantificati nell’ordine di 50 milioni), ma per ora sono state scongiurate le prospettive che vedevano Amt sulla via di una partnership con un soggetto privato per partecipare alla gara. Quello del nuovo sindaco Marco Bucci è un vero e proprio cambio di rotta rispetto agli indirizzi adottati dal predecessore Andrea Doria.
Il consiglio per il mantenimento in house
Il passaggio formale veso il mantenimento in house del servizio è stato svolto nei giorni scorsi in consiglio comunale. 29 consiglieri, rappresentanti di tutte le forze politiche a eccezione del Pd e di una lista civica, hanno votato a favore della delibera che sancisce il mantenimento pubblico dell’azienda di trasporto e “l’ottenimento del contratto di servizio del trasporto pubblico locale sul bacino unico metropolitano genovese, secondo il modello dell’in house providing, in capo a un unico gestore pubblico”. Un’opzione adottata anche dalla regione Abruzzo, che ha voluto mantenere il servizio nelle mani della partecipata Tua. Una mossa tutt’altro che scontata: per ragioni di posizione politica, sarebbe stato più logico che fosse l’ex sindaco Doria, espressione del centro sinistra, a volere che l’azienda rimanesse pubblica. Invece la scelta è stata adottata da Bucci, che vanta un profilo da manager grande sostenitore della libera impresa.
Niente gara tpl per Genova
In seguito a una delibera della città metropolitana, ad Amt verrà accorpata Atp per la gestione diretta del servizio di trasporto sul bacino metropolitano. La mossa è stata accolta dagli applausi dei rappresentanti sindacali. «Oggi abbiamo di fronte due strade – le parole di Bucci in aula, riportate da www.primocanale.it – una che dice di andare con la gara, strada facilissima per gli amministratori ma più difficile per chi sta in azienda. Una seconda strada, più difficile per l’amministrazione, è quella di fare l’assegnazione in house. Noi ci sentiamo di percorrere questa strada per difendere l’azienda pubblica. Troveremo i fondi per farla».
50 milioni da reperire
Certo, i giochi non sono ancora fatti. Tutt’altro. Sono da reperire circa 50 milioni di investimenti da spalmare sui prossimi 3-5 anni. Tali investimenti, secondo i piani dell’amministrazione, porterebbe nel medio periodo consistenti vantaggi. Il rinnovamento della flotta permetterebbe di far scendere i costi di manutenzione. Sempre attingendo a quanto riportato su www.primocanale.it, le probabilità di riuscire, ha spiegato Bucci, sono intorno all’85%. «Ma io ritengo mio dovere, verso la città, verso i lavoratori di Amt di provarci – ha sottolineato Bucci – È per questo motivo che abbiamo fatto questa delibera e per questo dobbiamo farla entro il 30 settembre, come richiesto dalla legge. Se alla fine perdiamo faremo tutto il possibile per fare una gara dove, ovviamente, la nostra azienda sia vincitrice. E su questo mi impegno».