Genova, Amt si libera delle colline: altre linee verso i privati
Quasi un milione di chilometri affidati ai privati, oltre ai 700mila per cui la procedura si è già conclusa. Amt Genova rinuncia alle colline: parte delle linee che corrono nell’entroterra, a domanda tutt’altro che elevata, saranno assegnate all’esterno della municipalizzata. La dichiarazione è arrivata dall’assessore genovese ai trasporti Anna Maria Dagnino in consiglio comunale. Ne […]
Quasi un milione di chilometri affidati ai privati, oltre ai 700mila per cui la procedura si è già conclusa. Amt Genova rinuncia alle colline: parte delle linee che corrono nell’entroterra, a domanda tutt’altro che elevata, saranno assegnate all’esterno della municipalizzata. La dichiarazione è arrivata dall’assessore genovese ai trasporti Anna Maria Dagnino in consiglio comunale. Ne scrive il “Secolo XIX”.
Si prosegue sulla strada delle esternalizzazioni
La gara chiusa a fine 2016 ha già segnato un cambio di passo nella strategia dell’azienda di trasporto pubblico. 722mila chilometri all’anno erano stati “scorporati” dai doveri di Amt e consegnati a operatori privati: una scelta che, assicura Dagnino, consente ad Amt di risparmiare 600mila euro all’anno. Ecco che ora è in preparazione una seconda gara: «Si tratta sempre di linee a domanda debole per un totale di 934mila chilometri all’anno, 16 autobus e 45 autisti». Non è stato ancora deciso quali saranno le tratte “sacrificate”. Secondo informazioni informali provenienti dall’azienda, tra le papabili ci sono le nove linee collinari in servizio a Sampierdarena, San Fruttuoso, Bolzaneto, Sestri Ponente, Pra’, San Teodoro, Molassana.
Sindacato contro Amt
I rappresentanti dei lavoratori, però, si oppongono. «Abbiamo chiesto all’azienda di bloccare le esternalizzazioni e abbiamo avuto rassicurazioni in questo senso», ha dichiarato Giuseppe Gulli di Uiltrasporti, come si legge sulle colonne del quotidiano. Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra i dirigenti di Amt e i sindacati. Intanto ieri la città si è bloccata a causa dello sciopero di otto ore indetto dai lavoratori Amt, che hanno organizzato un presidio di fronte alla sede della società e bloccato il traffico. La motivazione addotta dai sindacati (coinvolti Fit, Filt, Uilt, Faisa e Ugl) è la «scarsa chiarezza da parte della Città Metropolitana sulle procedure di gara per l’ affidamento del servizio e di un’adeguata ricapitalizzazione della società», oltre a «nessuna certezza sull’inserimento nel bando di gara della clausola sociale che garantisca tutti i lavoratori e i loro diritti contrattuali e sul livello di risorse che verranno garantite; mancata concessione delle ferie personale viaggiante».