Gara Toscana, l’opposizione in Regione vuole vederci chiaro
Gara toscana, l’opposizione chiede risposte in consiglio regionale. Il portavoce dell’opposizione Claudio Borghi ha protocollato un’interrogazione con cui domandare alla giunta i motivi del comportamento fin qui seguito e le prospettive sul breve termine. La Regione, infatti, ha sempre difeso il percorso di gara per il tpl, annullata (con esclusione di entrambi i contendenti Autolinee […]
Gara toscana, l’opposizione chiede risposte in consiglio regionale. Il portavoce dell’opposizione Claudio Borghi ha protocollato un’interrogazione con cui domandare alla giunta i motivi del comportamento fin qui seguito e le prospettive sul breve termine. La Regione, infatti, ha sempre difeso il percorso di gara per il tpl, annullata (con esclusione di entrambi i contendenti Autolinee Toscane e Mobit) per inadeguatezza dei piani economico finanziari. La Regione ha chiesto ai due rivali di limitarsi a preparare e inviare nuovi Pef. Una decisione che, secondo l’opposizione, favorirebbe il vincitore della gara, ovvero Autolinee toscane sostenute dai francesi di Ratp.
Un 2016 ricco di colpi di scena per la gara toscana
Riepiloghiamo brevemente. I contratti di servizio sono scaduti dal 2010. Dopo anni di atti d’obbligo impositivi del servizio, la gara viene bandita per l’intero bacino regionale toscano. A prender le forme è una delle gare più ampie mai realizzate in Europa. Nell’ottobre 2015 l’apertura delle buste con la vittoria di Autolinee Toscane – Ratp, oggetto subito di ricorso da parte di Mobit (consorzio che unisce gli attuali affidatari del servizio, tra cui Ataf). Al momento della sentenza del Tar (ottobre 2016), la sorpresa: fuori entrambi i contendenti. Entrambe le proposte presentano irregolarità per quanto riguarda il Pef. Partono i ricorsi al Consiglio di stato. Nel contempo, la Regione tira dritto: il presidente Rossi, come si legge nell’interrogazione, «si faceva interprete della tesi di recuperare la procedura (annullata dal Tar) con la richiesta ai concorrenti di semplice riproduzione di nuovi Pef, conservando quindi la validità della graduatoria e delle offerte presentate».
E se la Regione volesse favorire Ratp?
A questo punto, «Mobit ha segnalato l’anomalia procedurale con una lettera indirizzata all’Anac e alla dottoressa Antonella Barlacchi, responsabile della prevenzione della corruzione della Regione», si legge sempre nell’interrogazione. Secondo l’opposizione, «L’intendimento manifesto dell’Amministrazione è quello di voler procedere ignorando la sentenza del Tar» e preparare il subentro di Autolinee Toscane. Il documento presentato da Borghi qui si fa piccato: viene sottolineato che «Ratp non intende assumere il personale entrato in servizio dopo il 2013» e che «Ratp figura tra gli sponsor della Festa dell’unità provinciale di Firenze». Ma ecco il nocciolo dell’interrogazione: l’opposizione vuole sapere le motivazioni per cui «l’Amministrazione ritenga di limitarsi alla richiesta di nuovi Pef, a conferma delle offerte storiche già presentate, con l’ovvia conseguenza che la prima di queste sarà inevitabilmente confermata aggiudicataria, mentre la richiesta di nuove offerte avrebbe consentito recupero di competitività e garantito la presentazione di offerte ulteriormente migliorative con evidente beneficio dell’interesse pubblico».