Fiamm. Le batterie SoNick alla carica
Dopo anni di ricerche e di test, le batterie al sale di Fiamm escono dall’impiego sperimentale per essere adottate dalle principali case produttrici di autobus. L’applicazione di queste batterie spazia in vari settori della tecnologia ma ben si prestano ad essere utilizzate nel campo della mobilità elettrica, dimostrandosi una delle soluzioni più ecologiche e a basso […]
Dopo anni di ricerche e di test, le batterie al sale di Fiamm escono dall’impiego sperimentale per essere adottate dalle principali case produttrici di autobus. L’applicazione di queste batterie spazia in vari settori della tecnologia ma ben si prestano ad essere utilizzate nel campo della mobilità elettrica, dimostrandosi una delle soluzioni più ecologiche e a basso impatto ambientale nello stoccaggio di energia. Un settore, tra l’altro, quello dell’energy storage, stimato in 6,5 miliardi di euro nel 2017 e con notevoli prospettive di crescita. Grazie ad investimenti in ricerca e sviluppo durati quattro anni, tra il 2011 e il 2014, per un totale di oltre 15 milioni di euro, la casa di Montecchio Maggiore è riuscita a proporre soluzioni in grado di rispondere alle necessità della mobilità elettrica a zero emissioni. Ad adottare le batterie al sale sono state, tra le altre, l’italiana Iveco con la versione elettrica del furgone Daily, primo veicolo commerciale completamente elettrico con batterie Fiamm Sonick, e la spagnola Irizar. Una delle più importanti aziende produttrici di bus utilizza infatti le batterie al sodio-nichel di Fiamm per i propri Irizar i2e, autobus elettrici che riescono a precorrere tra i 200 e i 250 km grazie a due batterie Sonick installate a bordo insieme a supercondensatori. L’adozione di questi accumulatori non si ferma però al solo Vecchio Continente: dall’inizio dell’anno il colosso del web Google ha introdotto, nella sua sede a Mountain View in California, quattro autobus elettrici che utilizzano le batterie SoNick di Fiamm.