Dubai chiama Atm Milano. Rota risponde
Il presidente e direttore generale dell’Azienda di Trasporti Milanesi, Bruno Rota, è stato ospitato negli Emirati Arabi per partecipare, come unica azienda italiana, al secondo Dubai International Project Management Forum (DIPMF) – che si è tenuto a Dubai il 23 e 24 novembre – un summit globale che raduna le esperienze di quelle aziende che più si […]
Il presidente e direttore generale dell’Azienda di Trasporti Milanesi, Bruno Rota, è stato ospitato negli Emirati Arabi per partecipare, come unica azienda italiana, al secondo Dubai International Project Management Forum (DIPMF) – che si è tenuto a Dubai il 23 e 24 novembre – un summit globale che raduna le esperienze di quelle aziende che più si sono distinte per capacità progettuali ed organizzative. Una manifestazione di alto livello tra le più importanti a livello mondiale sui temi del project management nel campo dei trasporti, dell’energia, dell’acqua, della sanità, delle telecomunicazioni, delle strategie aerospaziali, dello sport.
L’invito del presidente di RTA, l’Autorithy dei Trasporti di Dubai, Mattar Mohammed Al Tayer, a raccontare l’esperienza milanese aveva lo scopo di presentare Atm come esempio di project management ad un’ampia platea internazionale, e non solo per la sfida di Expo, che Dubai affronterà fra cinque anni, ma anche per la capacità di gestire il trasporto pubblico locale.
“Intervenire come testimonial in questo summit inorgoglisce”, ha affermato Bruno Rota, che ha tenuto il suo discorso nella prima sessione del pomeriggio del 23 novembre, dopo lo speech di apertura del presidente e Ceo delle ferrovie tedesche, Deutsche Bahn, Rüdiger Grube.
“Per Expo 2020 Dubai sta affrontando con anticipo i problemi perché ha ben chiaro che durante l’Esposizione è molto difficile poter intervenire” ha detto Bruno Rota ai colleghi che ospiteranno l’Esposizione Universale. Anticipare i problemi e trasformarli in opportunità per migliorare i servizi dell’Azienda è proprio ciò che Atm ha saputo fare realizzando un servizio senza problemi per tutta la durata di Expo. E non solo: “L’asticella è sempre andata oltre l’Esposizione, perché si è mirato a programmare con accortezza per tutti i clienti che viaggiano sui mezzi pubblici, e lo facciamo anche ora, dopo Expo”.
Atm si è preparata con investimenti in tecnologia, in rinnovo del parco rotabile e nella riprogrammazione della attività di manutenzione, cercando di prevedere con anticipo un sistema di trasporto che potesse essere all’altezza dei quasi 12 milioni di passeggeri che in sei mesi hanno viaggiato sulla linea 1 che portava al sito, insieme ai cittadini abituali che quotidianamente utilizzano il trasporto. Ma questi investimenti non si sono fermati ad Expo.
“Liberare risorse per investimenti che possono essere immediatamente percepiti dalla clientela come miglioramento effettivo del servizio. Ottimizzazione delle funzioni aziendali e un rigoroso sistema di controllo della spesa e dei processi produttivi hanno consentito di perfezionare l’efficienza dei servizi offerti e questo – ha aggiunto il presidente di Atm – viene riconosciuto negli anni dalla clientela attraverso i risultati delle indagini di customer satisfaction, i cui andamenti sono stati illustrati al forum”.
In occasione del Congresso mondiale di UITP (l’Unione internazionale del trasporto pubblico), tenuto a Milano dall’8 al 10 giugno 2015, i manager di Atm si erano confrontati con il presidente dell’Autorithy dei Trasporti di Dubai, il quale era rimasto positivamente impressionato dalla gestione del trasporto che Atm stava portando avanti durante Expo e dai servizi offerti alla clientela. Per tutti questi motivi, nei giorni scorsi Atm è stata invitata a Dubai per rappresentare l’Italia come una Best Practice in un settore che annualmente deve fare i conti con tagli delle risorse.
“Expo certo ci ha dato visibilità, ma il lavoro che Atm ha compiuto va ben oltre l’Esposizione Universale. Ora abbiamo anche la possibilità di esportare la nostra buona esperienza, non solo di Milano ma anche nella gestione della metropolitana di Copenaghen e l’invito a partecipazione al DIPMF ne è un indice” ha concluso Rota.