Divieto di circolazione agli autobus Euro 0, le Regioni non sono pronte. E chiedono differimento
Un differimento di 12 mesi del divieto di circolazione agli autobus Euro 0. È la richiesta delle Regioni, concretizzatasi in un ordine del giorno nella conferenza delle Regioni e delle province autonome. La richiesta è che il divieto, entrato in vigore quest’anno, slitti all’anno prossimo. Il 3 per cento dei bus per il tpl sono […]
Un differimento di 12 mesi del divieto di circolazione agli autobus Euro 0. È la richiesta delle Regioni, concretizzatasi in un ordine del giorno nella conferenza delle Regioni e delle province autonome. La richiesta è che il divieto, entrato in vigore quest’anno, slitti all’anno prossimo.
Il 3 per cento dei bus per il tpl sono Euro 0
Nell’ordine del giorno le Regioni constatano come siano ancora 2.515 gli autobus Euro 0 in circolazione. Ben il 3 per cento del parco rotabile per il trasporto pubblico. La richiesta di slittamento è motivata dall’esigenza di scongiurare interruzioni del pubblico servizio. L’anno di “trapasso” servirebbe alle Regioni per provvedere, in via naturalmente prioritaria, al rinnovo delle flotte con pensionamento degli Euro 0. Sono esclusi dal divieto, a norma del decreto ministeriale 3 novembre 2016 (GU 293 del 16/12/2016) gli autobus classificati di interesse storico e collezionistico.
Ritardi nelle forniture Consip tra i motivi della richiesta
Citando il documento, si legge: “Considerato che il periodo intercorso dall’emanazione della norma all’entrata in vigore del divieto è stato caratterizzato da difficoltà di natura diversa che non hanno portato al rinnovo del parco nella misura auspicata e tenuto conto che tra le difficoltà in questione vi sono quelle relative alle procedure di attuazione delle misure di finanziamento attivate dallo Stato a partire dal 2015 e, in particolare, quelle stabilite dagli ultimi provvedimenti di riparto, tra cui il forte ritardo nell’avvio della procedura di acquisizione centralizzata Consip S.p.A. e vicissitudini societarie del costruttore Industria Italiana Autobus, aggiudicatario di alcuni lotti della gara effettuata da tale centrale di committenza. (…) Le regioni e le province autonome chiedono pertanto al governo l’adozione di un provvedimento che differisca di 12 mesi il termine fissato dal comma 232 della Legge n. 190 del 2014 al 1 gennaio 2019 al fine di scongiurare interruzioni del pubblico servizio, vincolando le Regioni e le Province autonome a procedere, con i propri piani di investimento, nel periodo di proroga alla sostituzione prioritaria dei mezzi EURO 0 in servizio di TPL sui propri territori”.