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Roberto Sommariva

Our streets, our choice. È questo lo slogan della Settimana europea della mobilità 2014 (16 al 22 settembre). Un evento promosso dalla Commissione Ue per incoraggiare l’uso dei mezzi pubblici. «Sensibilizzare i cittadini sull’importanza della mobilità sostenibile è fondamentale», ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Un frase che suona un po’ come un slogan visto il taglio verticale degli investimenti statali al settore. «Bisogna fare un salto di qualità, con politiche strutturali e queste politiche richiedono investimenti». A lanciare il grido d’allarme è Massimo Roncucci, presidente di Asstra (associazione che raggruppa le principali aziende di trasporto pubblico italiane), che continua: «Prima di tutto dovrebbe essere eliminata la schizofrenia normativa. Il Governo presenti un testo complessivo di riforma, auspicando che sia una normativa chiara, semplice, applicabile e che segua la normativa europea vigente. Ma soprattutto basta con interventi omnibus che mettono insieme in un unico calderone tutti i servizi pubblici». Giusto. Però qualcosa sta cambiando e sembra che la risposta alla domanda di mobilità non arriverà più dall’alto ma avrà sempre più un carattere democratico e condiviso, come ci spiega Barbara Covili, blogger, pasionaria della mobilità sostenibile. «Nell’ultimo anno il nostro paese ha vissuto una vera a propria “rivoluzione” della mobilità grazie all’introduzione dei sistemi di car sharing e al diffondersi di nuove App che stanno radunando comunità estese e impegnate (vedi Moovit). Riprendiamoci quindi consapevolmente le nostre strade, non solo durante questi 7 giorni ma per tutto il resto dell’anno». Insomma, condividete e moltiplicatevi.

 

 

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