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di Gianluca Celentano (conducente bus)

Organizzazione, efficienza, sinergia e lavoro di squadra; questi sono gli elementi fondamentali che l’Assessorato ai trasporti della Regione Lombardia ha voluto amplificare come direttiva ai Comuni, per l’evento di sabato 25 marzo in occasione della visita di Papa Francesco nel capoluogo lombardo. Complice della riuscita dell’evento, una stupenda giornata primaverile di pieno sole. D’altronde con Expo Milano aveva già superato prove ben più difficili e lunghe in ambito di trasporto persone. Ed ecco, dopo anni di rimesse vuote in Lombardia, una manifestazione da più di 5000 pullman e un milione di pellegrini, un’affluenza di fedeli pari, tanto per dare un idea, a circa 8 Gran premi di formula uno disputati in un solo giorno.

Un’organizzazione senza precedenti

Tra le speranze di ripresa del settore e le aspettative di lavoro, vediamo come si è svolta la logistica del movimento bus. Alcuni gestori infatti sono stati incaricati di seguire il Pontefice nelle sue tappe; via Salomone (zona Mecenate, Stadio Meazza di San Siro e Villa Reale al parco di Monza), altri invece hanno condotto il pellegrinaggio nei punti specifici, ad esempio il palco presente alla Villa reale di Monza, dove i pullman con persone diversamente abili hanno potuto fermarsi nelle vicinanze di Papa Francesco. Un’organizzazione senza precedenti sia come qualità e capillarità.

Perego ha dovuto chiamare i rinforzi

La simpatica Grazia Perego della Perego autoservizi, con entusiasmo mi ha confessato d’aver interessato società di autobus in Liguria per ottemperare alle migliaia di richieste già preventivate da qualche mese. Voulaz, Cella, Stav, Caronte, Autostradale, Sab, Fnma, Bruggi, Loacatelli, Monza Viaggi e tante altre aziende del capoluogo hanno contribuito al tutto esaurito per questo evento che speriamo possa suonare anche come una ”sacrosanta benedizione” per il nostro futuro.

Monza Viaggi e Arriva in primo piano

Nel contesto dell’evento ho conosciuto Alessandro Serra ed Emanuele Campani di Monza Viaggi mentre parcheggiavano il loro bus Irizar i6  sulla pista di formula uno; le loro parole sono state di entusiasmo e grandissima soddisfazione per l’organizzazione anche perché si sono occupati prevalentemente delle persone diversamente abili. Infatti la loro azienda, oltre che noleggio, scuole e Flixbus è da sempre molto vicina al sociale. Dallo stadio di Monza poi, efficienti navette di Brianza trasporti e Net, hanno garantito il collegamento tra il parcheggio Bus e la Villa Reale. Anche il Gruppo Arriva ha avuto un ruolo di prim’ordine con il Papa bus. Enorme poi la struttura di sicurezza e soccorso da parte delle forze dell’ordine e dei volontari di Croce Rossa Italiana Lombardia, che hanno installato posti medici avanzati – PMA – garantendo con le misericordie e protezione civile un supporto assistenziale alle migliaia di presenti. Tutto questo in estrema sintesi è stato il super lavoro dei vettori del nord Italia per questa giornata, dove anche le ferrovie registravano il tutto completo.

Buone nuove da governo e Busitalia

Ma vediamo di analizzare il prossimo futuro anche in vista delle prossime elezioni politiche. Se questo evento ha premiato la Regione Lombardia per efficienza e i gestori per indiscussa professionalità, desidero ricordare le parole del Premier Gentiloni riferite alla volontà di agire concretamente verso una defiscalizzazione del lavoro a fronte tra l’altro del giro di vite sui voucher dal 2018. Forse ci siamo? Il coro dei colleghi e su questo punto è chiaro: «Senza pensionamenti e salari adeguati nell’attuale contesto moderno che privilegia le linee redditizie a discapito – coerentemente – di quelle non produttive, sarà ben difficile attuare un consistente turn over degli autisti considerati poi i limitati fondi». L’idea di Busitalia ad esempio e del gruppo Fs nel voler creare una grande holding made in Italy, in difesa e in grado di concorrere con i giganteschi vettori europei, potrebbe davvero tradursi oltre che nel salvataggio di posti di lavoro in nuove opportunità per precari e disoccupati. Si consideri che  gruppi  esteri, con  più di 30 mila dipendenti nel mondo, valutano di buon grado un investimento in Italia. Noi con Atm potremmo essere autonomi come holding ma forse ancora vulnerabili dalla concorrenza europea?

La speranza in una rinascita

Un po’ tutti noi, soprattutto dopo questa “giornata Papale” confidiamo in buone notizie dalla politica e dal mondo del lavoro, che poi almeno dalla base a cui io appartengo, rappresenta l’aspetto principale che per ora sembra rimanere senza risposta concrete. Con questo evento si evince ancora una volta e senza ombra di dubbio, l‘importanza fondamentale del mezzo pubblico gestito e coordinato a dovere come alternativa al traffico privato, inquinante e spesso indisciplinato. Credo ormai che in una visione moderna e futuristica del settore – dove le retromarce ormai sembrano improbabili – tutti noi siamo chiamati a fare la nostra parte, io compreso, ma forse anche gli uffici del personale potrebbero mostrare più comprensione  verso le richieste di lavoro di giovani e meno giovani; l’augurio e che si possano lasciare alle spalle vecchie e prevenute concezioni di valutazione ormai superate in virtù soprattutto della meritocrazia non competitiva e alla luce delle tutele per lavoratori e aziende dettate dal jobs act. Da questa buona risuscita dell’evento, l’augurio è che la benedizione del nostro simpatico Papa possa essere concreta dopo anni d’ inferno.

 

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