Un consorzio per abbassare il costo dell’autobus a idrogeno
Un sodalizio d’aziende unite dal comune obiettivo di sviluppare un autobus a idrogeno che possa essere sostenibile non solo dal punto di vista ambientale…. ma anche da quello economico. Infrastruttura compresa. È questo l’obiettivo del consorzio H2Bus, i cui membri stanno lavorando insieme per mettere in strada 1.000 autobus elettrici a celle a combustibile a […]
Un sodalizio d’aziende unite dal comune obiettivo di sviluppare un autobus a idrogeno che possa essere sostenibile non solo dal punto di vista ambientale…. ma anche da quello economico. Infrastruttura compresa.
È questo l’obiettivo del consorzio H2Bus, i cui membri stanno lavorando insieme per mettere in strada 1.000 autobus elettrici a celle a combustibile a zero emissioni (FCEB) e le relative infrastrutture nelle città europee a prezzi competitivi dal punto di vista commerciale. Ecco i membri: Ballard Power Systems, Everfuel, Wrightbus, Hexagon Composites, Nel Hydrogen e Ryse Hydrogen.
L’obiettivo: autobus a idrogeno sotto i 375.000 dollari
Il Consorzio H2Bus ha l’obiettivo di fornire l’autobus a idrogeno più economico disponibile sul mercato, essendo il costo iniziale molto elevato (insieme alle infrastrutture) la principale barriera all’adozione di autobus a celle a combustibile. Le aziende hanno un obiettivo chiaro: “un prezzo target per l’autobus inferiore a 375.000 euro, un costo dell’idrogeno compreso tra 5 e 7 euro per chilogrammo e un costo del servizio autobus di 0,30 euro per chilometro“.
Una sovvenzione di 40 milioni di dollari per autobus a idrogeno
La messa in strada di una prima tranche da 600 autobus a idrogeno è sostenuta da una sovvenzione di 40 milioni di euro provenienti dal programma Connecting European Facilities (CEF) dell’UE. Vi figurano 200 autobus a idrogeno da distribuire in Danimarca, Lettonia e Regno Unito entro il 2023, sottolinea Ballard in un comunicato stampa.
Spulciando tra le caratteristiche delle aziende riunite nel consorzio di nuova formazione, Wrightbus, per esempio, è un costruttore con sede nel Regno Unito che ha lanciato nel 2018 il suo primo autobus a idrogeno a due piani, chiamato Streetdeck FCEV e alimentato dal sistema di celle a combustibile Ballard. 20 unità di questo modello di autobus a idrogeno saranno messe in esercizio dal prossimo anno da Transport for London nell’ambito del progetto JIVE finanziato dall’UE. Nello stesso anno 2020 anche a Liverpool saranno in funzione i primi autobus a idrogeno double decker, costruiti da ADL.
Ballard e l’FCmove per autobus a idrogeno
Wrightbus integrerà l’ottava generazione del modulo fuel cell Ballard FCmove negli autobus del Consorzio H2Bus. I prodotti FCmove saranno lanciati ufficialmente all’UITP Global Public Transport Summit, che si terrà dal 9 al 12 giugno a Stoccolma, Svezia. I prodotti FCmove, sottolinea Ballard, garantiranno le prestazioni e la riduzione dei costi totali del ciclo di vita necessari per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del Consorzio H2Bus.
UITP Summit, anche Solaris ha l’autobus a idrogeno
Sempre all’UITP Summit di Stoccolma, Solaris svelerà l’Urbino a idrogeno, il primo autobus a celle a combustibile sviluppato dal marchio polacco. L’autobus è dotato di una batteria ad alta potenza Solaris che funge da ulteriore impianto di accumulo di energia elettrica. Secondo le informazioni pubblicate nel giugno 2018, il Solaris Urbino 12 hydrogen ha una capacità di 29,2 kWh.
L’autobus è già stato ordinato, in 12 unità, dall’azienda italiana di trasporto pubblico SASA Bolzano, con il sostegno di fondi UE.
CLICCA QUI PER L’ARTICOLO
Bolzano a fuel cell, primo ordine per il Solaris Urbino hydrogen
Consorzio H2Bus per soddisfare una domanda in crescita
Randy MacEwen, Presidente e CEO di Ballard, ha dichiarato: “Insieme al programma di finanziamento JIVE, che mira alla messa in esercizio di 291 autobus a idrogeno, possiamo aspettarci di vedere circa 1.300 autobus europei a celle a combustibile in funzione nel prossimo futuro. I membri del consorzio intendono fornire la soluzione di autobus e idrogeno più conveniente per soddisfare la crescente domanda di trasporto pubblico pulito nelle più grandi città europee”.