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L’autobus a idrogeno firmato Toyota è stato omologato e lanciato sul mercato. Il progetto Sora, che il 7 marzo è stato ufficialmente commercializzato, ha come punto d’arrivo le Olimpiadi del 2020, quando le previsioni prevedono cento autobus a idrogeno in circolazione per Tokyo. Si tratta del primo autobus a fuel cell (Fc) a ricevere la certificazione di omologazione in Giappone

autobus a idrogeno toyota sora

Sora, Toyota scommette sull’autobus a idrogeno

Il nome Sora è l’acronimo di “Sky, ocean, river, air”, e richiama pertanto il ciclo dell’acqua. Il veicolo rappresenta l’originale scommessa di Toyota nel mondo degli autobus a zero emissioni: in un contesto in cui tutti i principali produttori guardano all’elettrico, che secondo le stime amplierà a dismisura le proprie quote di mercato da qui al 2030, la casa nipponica mette in campo un autobus a idrogeno, tecnologia che ha vissuto il suo momento di (apparente) gloria qualche anno fa per poi venire abbandonata in attesa che gli avanzamenti tecnologici permettano di riprendere in mano l’idea.

Autobus a idrogeno, dalla berlina Mirai a Sora

Il Toyota Sora, lungo 10,5 metri, si basa sul sistema a celle combustibili Toyota fuel cell system (Tfcs), messo a punto per l’automobile Mirai, la prima berlina a idrogeno prodotta di serie. Può ospitare fino a 79 persone, di cui 22 seduti e 56 in piedi, e all’occorrenza può essere adoperato come generatore di elettricità. Una presa sul retro dell’autobus può fornire 9 kW di corrente per oltre 24 ore. In questo modo, sottolineano dall’azienda, può essere sfruttato per evacuare scuole e palazzi oppure come alimentatore per fornire elettricità per l’uso domestico. La potenza massima sviluppata dal motore è di 113 kW per due unità.

Autobus a idrogeno col pieno di tecnologia

Il Toyota Sora vanta una dotazione tecnologica all’avanguardia. Innanzitutto, un sistema di otto telecamere ad alta definizione, montate all’interno e all’esterno del veicolo, rileva pedoni e ciclisti che si trovano attorno al bus, fornendo supporto al campo di visivo. Alle fermate dell’autobus, il sistema rileva la presenza di pedoni e ciclisti circostanti ed avverte il conducente attraverso notifiche sonore e immagini migliorando così la sicurezza. Inoltre, si legge nella presentazione del mezzo pubblicata sul sito della casa nipponica, un apposito sistema elimina il rischio di accelerazioni improvvise che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza dei passeggeri in piedi. Il cambio automatico elimina inoltre il rischio di sbandamenti. Per le luci anteriori e posteriori è stata utilizzata la tecnologia led.

Il sostegno del governo al progetto Toyota

In Giappone i veicoli a idrogeno godono di un forte appoggio dal governo centrale. Come spiegano dall’azienda, la fase di sviluppo e i test dimostrativi dell’autobus a idrogeno di Toyota sono stati condotti nell’ottica del progetto ‘Next-Generation Energy and Social Systems Demonstration’ definito dal Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria giapponese (METI) e del programma ‘Low Carbon Technology Research and Development’ sviluppato dal Ministero dell’Ambiente. Infine, è stato introdotto in base al ‘Programma per la promozione di trasporti pubblici a basse emissioni carboniche’ stilato dal Ministero delle Infrastrutture, del Territorio, dei Trasporti e del Turismo (MLIT). Del resto, l’anno scorso, Toyota ha lanciato l’iniziativa globale “Start Your Impossible” che segna l’inizio del passaggio da automotive brand a mobility brand.

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