Atm Milano aiuti Atac. Lo scrive in una lettera il Ministro dei Trasporti
In un articolo apparso oggi sul Corriere delle Sera si legge che il ministero dei Trasporti ha scritto al Comune di Milano per chiedere un incontro tra il management di Atm e Atac in modo da «dare una mano» all’azienda di trasporto capitolina. E pare che la stessa richiesta sia arrivata anche all’azienda di trasporti […]
In un articolo apparso oggi sul Corriere delle Sera si legge che il ministero dei Trasporti ha scritto al Comune di Milano per chiedere un incontro tra il management di Atm e Atac in modo da «dare una mano» all’azienda di trasporto capitolina. E pare che la stessa richiesta sia arrivata anche all’azienda di trasporti di Torino. Lo ha riferito il sindaco Giuseppe Sala nel corso di un incontro dedicato alle città nell’ambito di The Next 25, in Triennale. La lettera – ha riferito il sindaco meneghino – è della scorsa settimana ed è arrivata nel pomeriggio di giovedì dopo che in mattinata il premier Giuseppe Conte aveva incontrato l’amministrazione milanese. «È arrivata una lettera del ministero dei Trasporti che di fatto convoca il management di Atm per dare una mano ad Atac – ha annunciato Sala -, ma non credo sia consequenziale come tempistica ». Nella lettera inviata si parla di verificare «la possibilità di garantire la continuità in sicurezza dell’esercizio delle linee A e B della metropolitana di Roma nelle more del completamento dell’attività manutentiva sui rotabili».
Atm Milano aiuti Atac. Lo scrive in una lettera il Ministro dei Trasporti
L’intervento del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti è stato provocato dalle continue interruzioni di servizio, i ritardi e gli altri problemi che colpiscono la metro romana, mentre a Milano, al netto del problema delle frenate improvvise e delle vibrazioni, il servizio è nettamente migliore. A margine dell’incontro il sindaco Sala ha poi riferito che dovrebbero essere già in corso contatti tra le aziende. «Mi sembra un approccio giustissimo e questo è uno degli esempi per cui se siamo messi in condizione una mano la diamo volentieri – ha commentato – È un piccolo esempio, ma così dovrebbe essere la normalità». E sempre il primo cittadino milanese ha poi spiegato: «Per dare un aiuto a livello consulenziale non c’è problema, quello che penso è che le nostre municipalizzate potrebbero anche tranquillamente uscire operativamente da Milano ma gli attuali vincoli permettono di farlo solo con un fatturato che non ecceda il 20% di quello che si fa in Lombardia». E ha sottolineato il suo rammarico per gli ostacoli amministrativi che non permettono all’azienda milanese di operare nella Capitale. «Mi sembra un’occasione persa, ovviamente non sarà solo Milano ad avere qualità nelle municipalizzate – ha aggiunto -. Nel nostro caso le opportunità potrebbero esserci».