Atac si rivolge al noleggio, in arrivo autobus usati da Tel Aviv (e da Cialone)
Dal Medio Oriente ai depositi Atac. Da Tel Aviv alle strade della capitale. La municipalizzata romana ha noleggiato settanta autobus usati israeliani. Si tratta di veicoli su telaio Volvo, arrivati a Roma tramite l’intermediazione dell’azienda brianzola Basco. Si è concluso così il percorso del bando pubblicato da Atac, alla fine del 2018, per trovare offerte […]
Dal Medio Oriente ai depositi Atac. Da Tel Aviv alle strade della capitale. La municipalizzata romana ha noleggiato settanta autobus usati israeliani. Si tratta di veicoli su telaio Volvo, arrivati a Roma tramite l’intermediazione dell’azienda brianzola Basco. Si è concluso così il percorso del bando pubblicato da Atac, alla fine del 2018, per trovare offerte di autobus a noleggio e porre una pezza alle emorragie della vetusta flotta in attesa che arrivino i mezzi Consip. Oltre ai 70 autobus israeliani, arriveranno anche 38 autobus da Cialone.
Autobus a noleggio per Atac
Alla fine del 2018 Atac ha lanciato un bando per autobus a noleggio. Del resto, il chilometraggio degli autobus Atac, attestatosi a 84 milioni nel 2018, quest’anno dovrà arrivare a oltre 89 milioni. Al bando hanno risposto aziende di tutto il mondo. Due le realtà selezionate per il noleggio dei bus: i mezzi israeliani e quelli di Cialone. Atac si servirà di un contratto di full service: i veicoli saranno pagati a chilometro, in base alla strada effettivamente percorsa durante il servizio. Secondo quanto riportato su Il Messaggero, gli autobus israeliani sono stati utilizzati fino a poco fa sulle strade di Tel Aviv, e arriveranno mediante un accordo con Pagliani Service.
Atac, la gara andata deserta
L’ipotesi del noleggio autobus in Atac si era fatta largo nel novembre scorso. Un modo per far fronte ai ritardi nella consegna degli autobus Consip, dopo che una gara da 320 autobus nuovi era stata disertata. Il bando aveva come oggetto l’acquisto di 320 autobus da 12 metri Classe I con piano interamente ribassato, due porte (una novità per Atac) e motorizzazione diesel Euro VI. Il tutto in un unico lotto per una base d’asta di 97,6 milioni di euro. Ma c’è di più. Atac aveva messo nero su bianco altre due condizioni: il full service (opzionale) e soprattutto una consegna dei mezzi entro 150 giorni dalla data di aggiudicazione (cinque mesi, come vedremo in seguito, è un tempo troppo breve per l’attuale situazione di mercato). È giusto comunque ricordare che il primo applicativo della gara era di 125 unità e i 320 bus del capitolato rappresentavano il monte totale del contratto quadro che di norma ha una durata di 2-4 anni. Ma perché nessuno ha presentato offerta? Le ragioni sono molteplici. La prima è da ricercare nell’indice di insolvibilità di Atac.