Atac inaugura 30 nuovi bus per il deposito Grottarossa
30 nuovi bus per i collegamenti Atac a Roma nord. È stata ‘battezzata’ pubblicamente nei giorni scorsi la nuova tranche dei 328 veicoli acquistati dal municipio. I mezzi, Citymood, sono alloggiati al deposito di Grottarossa, sulla Flaminia. Secondo quanto diramato, Atac conta di “abbassare drasticamente l’età media dei mezzi nel deposito di Grottarossa, il più […]
30 nuovi bus per i collegamenti Atac a Roma nord. È stata ‘battezzata’ pubblicamente nei giorni scorsi la nuova tranche dei 328 veicoli acquistati dal municipio. I mezzi, Citymood, sono alloggiati al deposito di Grottarossa, sulla Flaminia.
Secondo quanto diramato, Atac conta di “abbassare drasticamente l’età media dei mezzi nel deposito di Grottarossa, il più grande della città. Vuole portarla da oltre 11 a circa 4 anni”.
Nuovi bus Atac per Grottarossa
In tutto, arriveranno circa 100 veicoli nuovi per il deposito Grottarossa.
Di seguito, le parole della sindaca di Roma:
“Portiamo nuovi bus nel quadrante di Roma nord per migliorare e velocizzare gli spostamenti. Grazie ai nuovi mezzi già in strada e a quelli in arrivo nelle prossime settimane potremo migliorare i collegamenti tra i quartieri della periferia nord e potenziare le linee di connessione con il centro, garantendo un servizio più efficiente per cittadini e residenti”.
Parole ascoltate dall’Assessore Calabrese, che ha aggiunto che “Continua il nostro percorso di rinnovo e potenziamento della flotta di ATAC Questa fornitura ci permetterà inoltre di abbassare drasticamente l’età media dei mezzi nel deposito di Grottarossa, il più grande della città, portandola da oltre 11 a circa 4 anni. È un passo avanti importante per il servizio di trasporto pubblico in un’ampia zona della Capitale”.
Atac chiede uno slittamento del concordato
Intanto, secondo indiscrezioni rilanciate dal quotidiano Il Messaggero, la municipalizzata capitolina avrebbe chiesto al tribunale fallimentare di Roma una proroga sulle scadenze del concordato fallimentare, motivando la richiesta con la crisi da introiti dovuta alla pandemia di Covid. Serve, però, l’ok dei creditori.