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Milleproroghe, Anav sostiene compatta la norma anti Flixbus. Ieri (giovedì 23 febbraio) si è tenuto il direttivo di Anav, dal quale, come afferma la nota diramata dall’organizzazione, è uscita un’unanime soddisfazione per l’operato del Governo in tema di autolinee interregionali. Vale a dire: l’associazione di categoria plaude all’emendamento, inserito nel Milleproroghe approvato al Senato e passato, con la fiducia, alla Camera, che sbarra la strada a Flixbus stabilendo che solo gli «operatori economici la cui attività principale è il trasporto di passeggeri su strada» possano effettuare il servizio su scala interregionale. Poche righe che hanno prontamente scatenato un putiferio, e che lo stesso Governo si è impegnato a rimangiarsele. «La norma Flixbus sarà rivista – ha dichiarato in una nota il vice ministro alle infrastrutture e ai trasporti Riccardo Nencini -. È necessario farlo per ampliare il diritto alla mobilità dei passeggeri, con minori costi e più garanzie».

Vinella difende il provvedimento

Ieri il direttivo Anav ha radunato 60 imprenditori del settore in rappresentanza delle 600 aziende italiane appartenenti all’associazione. Il presidente Giuseppe Vinella ha affermato: «Abbiamo letto e sentito sui media cose inverosimili, al limite dell’incredibile, che deriverebbero dalla recente approvazione da parte del Parlamento, con il consenso del Governo, di una norma introdotta in fase di conversione del DL n. 244/2016 (detto Milleproroghe, n.d.r.) che riguarda il settore delle autolinee interregionali, nazionali e internazionali: il legislatore ha semplicemente deciso di adottare per le riunioni di imprese di questo settore la stessa formulazione giuridica prevista per i raggruppamenti d’impresa dall’art. 48, comma 2, del nuovo codice degli appalti». Insomma, per Vinella non c’è stato «nessun golpe, nessun tentativo di bloccare alcuno e nessuna azione contraria alle liberalizzazioni delle quali Anav è strenuo fautore, anche nel settore del trasporto pubblico locale».

La retromarcia del governo

Tanti hanno visto la vicenda in maniera decisamente diversa. In Parlamento la norma ha rapidamente creato grande contrarietà, tanto che sono stati accolti tre ordini del giorno che impegnano il Governo «ad adottare ogni atto normativo utile, per rimuovere ogni ostacolo alla piena attività di soggetti già attivi sul mercato dei servizi automobilistici di linea interregionale». In poche parole: un vero e proprio dietrofront per porre fine alla bufera, come chiariscono le parole di Nencini: «È giusto favorire il diritto dei cittadini a viaggiare utilizzando mezzi che offrono un vantaggio economico. Dando parere favorevole agli Odg presentati oggi, come Governo non solo ci siamo impegnati a correggere nel primo provvedimento utile la norma prevista nel Milleproroghe ma consideriamo necessario un riordino della norma in materia di trasporti di passeggeri su strada per offrire piu’ opportunità e garanzie ai cittadini». Anche il mondo degli addetti ai lavori è apparso non poco frammentato, a voler dare un peso ai (numerosissimi) commenti piovuti sulla nostra pagina facebook e ai risultati del sondaggio lanciato sul medesimo canale (ancora in corso: votate!).

Vinella: «Qualità e sicurezza salvaguardate»

«La norma appena approvata – prosegue Vinella nel comunicato – assolve a una pluralità di opzioni positive riguardo alla qualità e sicurezza del trasporto, ai diritti dei passeggeri, delle imprese e dei lavoratori, senza nulla togliere all’ormai avviato percorso di liberalizzazione del settore. L’Anav è peraltro ben consapevole della continua e rapidissima evoluzione del mercato e non vuole assolutamente bloccarne lo sviluppo, ma promuove qualsiasi opportunità di crescita delle aziende associate, comprese le collaborazioni con la nuova frontiera, ovvero le piattaforme di vendita sul web che crescono ogni giorno in qualsiasi settore, tutto questo però ricoprendo anche il ruolo che istituzionalmente le compete, di salvaguardia della professionalità che le stesse esprimono». «Ci auguriamo quindi che Parlamento e Governo intendano confermare il percorso di chiarezza intrapreso con il Milleproroghe», si conclude la nota diramata dall’associazione di categoria.

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