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Anav Piemonte, Atv Verona, Anav Lombardia. Si allunga la lista degli scontenti della gara Consip. O meglio: di quelli che hanno deciso di impugnare la penna e scrivere alle autorità per lasciare nero su bianco che qualcosa non è andato come avrebbe dovuto. Tempi lunghi, allestimenti insufficienti, procedure appesantite, sono punti toccati dalla denuncia di Anav Lombardia. Ma soprattutto, il punto nodale: gli autobus sono stati aggiudicati a un prezzo troppo alto. Sul tema si registra anche la presa di posizione di Dario Balotta, presidente Onlit (Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti).

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Anav Lombardia
gara tpl di Pavia

Gara Consip, risultati disattesi

La gara Consip, «negli intenti del Ministero, avrebbe dovuto comportare “vantaggi in termini di economie di scala e di snellimento delle procedure” (cfr. quarto ‘considerato’ del decreto in parola), facendo fronte all’urgente necessità di rinnovo dei mezzi più obsoleti e inquinanti adibiti ai servizi di tpl»: così si apre la missiva inviata in Regione e firmata dal presidente di Anav Lombardia Alberto Cazzani. Che prosegue: «Purtroppo, nonostante i positivi propositi, si deve constare che l’utilizzo di una centrale unica di committenza non è riuscita a perseguire i risultati attesi».

Cazzani: gara Consip, tempi troppo lunghi

Ma qui Cazzani scende nel dettaglio. I punti caldi sono più di uno. Innanzitutto i tempi: «dall’indizione della gara Consip all’attivazione della convenzione con i fornitori sono trascorsi quasi quindici mesi, che si sommano ad un periodo di gestazione del modello di acquisto degli autobus (mediante procedura centralizzata) durato circa un anno. Una tempistica decisamente superiore ai piani di rinnovo degli autobus finora gestiti dalla Regione Lombardia».

I prezzi della gara Consip sono superiori

Ma anche sul piano delle risorse c’è poco da gioire: «Oltre al fatto che a Regione Lombardia è stata attribuita una quota di risorse del piano di riparto nazionale insufficiente rispetto alle esigenze del territorio (pari al 12%, a fronte di una quota del FNT – già storicamente penalizzante per la Lombardia – del 17,30%), i prezzi definitivi degli autobus sono, a parità di allestimento, sempre evidentemente superiori rispetto a quanto le imprese lombarde sono state in grado di ottenere dai fornitori per l’acquisto di autobus analoghi mediante procedure interne all’azienda».

Possibilità di scelta limitata

E la tipologia dei veicoli? «La possibilità di scelta offerta da Consip è molto limitata e comunque non sufficiente a soddisfare le esigenze del territorio lombardo. Le note problematiche connesse al livello di inquinamento della nostra regione spingono le amministrazioni comunali a orientarsi verso motorizzazioni elettriche o ibride che, essendo tecnologie non ancora mature, necessitano del massimo livello di competizione tra i produttori per poter acquistare prodotti al miglior rapporto qualità/prezzo».

Le procedure? Appesantite

Infine, le procedure: «La gara Consip ha comportato un ulteriore appesantimento delle procedure da seguire a danno delle imprese. Inoltre, è stato chiesto loro di aderire a tale piano (su richiesta delle agenzie tpl e della Regione che dovevano comunicare al MIT gli impegni di spesa) senza neppure conoscere i prezzi definitivi (in esito della gara) degli autobus che poi, come detto sopra, sono risultati superiori a quanto normalmente le imprese pagano per acquistare mezzi con analoghe caratteristiche. I lunghi tempi previsti per il pagamento del contributo statale, infine, obbligano le imprese ad aumentare la propria esposizione finanziaria per anticipare l’intero costo di acquisto dei mezzi».

Le richieste di Anav Lombardia

Anav Lombardia stronca in maniera drastica l’esperienza gara Consip: «Non sia più attuata per le risorse statali già stanziate nei prossimi anni, lasciando alle imprese la competenza di acquistare gli autobus con procedure proprie. Chiediamo pertanto a Regione Lombardia, nel comune interesse al più efficiente utilizzo delle risorse a disposizione e alla conseguente possibilità di acquistare, a parità di risorse pubbliche, un maggior numero di autobus, di considerare un intervento nei confronti del Ministero volto a consentire alle imprese di procedere, attraverso proprie procedure di gara, all’acquisto dei mezzi utilizzando il contributo già loro assegnato». La medesima richiesta fatta da Atv Verona.

Anav Lombardia sollecita la regione

E se il ministero dovesse opporsi? In tal caso «chiediamo a Regione Lombardia di valutare il riconoscimento alle imprese di una percentuale di contributo pubblico superiore al 50% in modo che il maggior costo derivante dalla gara Consip sia posto in toto a carico dello Stato. Segnaliamo che tale proposta è attualmente al vaglio di Regione Piemonte, che sta valutando un innalzamento della quota di finanziamento dal 50% al 60%».

 

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