Anav, il taglio dei 300 milioni di euro significherebbe il blocco del servizio a fine anno
In una nota diramata Anav ha sottolineato le preoccupazioni derivanti dal possibile taglio di 300 milioni di euro che si profila all’orizzonte. La Conferenza delle Regioni, infatti, ha ribadito con fermezza l’esigenza primaria di individuare una soluzione condivisa che salvaguardi nella loro interezza le risorse di competenza 2019 del Fondo nazionale di finanziamento del TPL, […]
In una nota diramata Anav ha sottolineato le preoccupazioni derivanti dal possibile taglio di 300 milioni di euro che si profila all’orizzonte. La Conferenza delle Regioni, infatti, ha ribadito con fermezza l’esigenza primaria di individuare una soluzione condivisa che salvaguardi nella loro interezza le risorse di competenza 2019 del Fondo nazionale di finanziamento del TPL, rimodulando su altri capitoli di spesa l’accantonamento di 300 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo che ove si trasformasse un taglio per il settore determinerebbe il blocco dei servizi a fine anno. Le regioni segnalano, peraltro, che una riduzione delle risorse per il TPL violerebbe l’Accordo siglato in Conferenza Stato – Regioni del 15 ottobre 2018 e che ha previsto l’impegno regionale al concorso degli obiettivi di finanza pubblica “senza ridurre i trasferimenti regionali in settori sensibili, quali, tra l’altro, le politiche sociali, il Fondo Nazionale Trasporti e il Fondo Sanitario Nazionale”. L’intervento delle Regioni è di tenore analogo a quello effettuato dall’ANAV, congiuntamente ad Asstra e Agens, nei giorni scorsi e attraverso il quale sono stati riportati all’attenzione dei Ministri Tria e Toninelli gli effetti drammatici sui servizi ai cittadini, sull’occupazione di settore e sul tessuto industriale che conseguirebbero ad una riduzione delle risorse statali per il finanziamento di parte corrente del trasporto pubblico locale, tanto più se effettuata in corso d’anno ed in siffatte proporzioni. Analoga esigenza è stata espressa unitariamente anche dalle OO.SS. sottoscrittrici del CCNL di settore. L’auspicio è che il Governo accolga le istanze comunemente manifestate.