600 autobus per la Regione Emilia Romagna. Tper capofila
Dieci lotti, 568 autobus per un valore di 300,46 milioni di euro. Termine di presentazione? Mezzogiorno in punto del 16 novembre prossimo. Questi i numeri della gara di acquisto della Regione Emilia Romagna che vede proprio Tper quale “soggetto delegato ad effettuare l’acquisto congiunto”, anche per conto di Seta, Start e Tep. Una gara importante, […]
Dieci lotti, 568 autobus per un valore di 300,46 milioni di euro. Termine di presentazione? Mezzogiorno in punto del 16 novembre prossimo.
Questi i numeri della gara di acquisto della Regione Emilia Romagna che vede proprio Tper quale “soggetto delegato ad effettuare l’acquisto congiunto”, anche per conto di Seta, Start e Tep.
Una gara importante, che consacra la motorizzazione diesel per il segmento Classe II (244 su 361 totali). Anche se l’opzione LNG fa sentire la propria voce, visto che sono stati messi a gara ben 117 bus a gas liquido.
Sul versante Classe I, tre lotti per 207 unità, scompare invece del tutto il gasolio e trionfa l’ibrido con motorizzazione Cng. L’unico lotto Cng ‘puro’ è quello dei 28 autobus da 18 metri per un importo da 21,84 milioni di euro.
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Tper, gara di acquisto di autobus, 600 per l’Emilia Romagna
La struttura generale del capitolato redatta dai tecnici Tper è volta, in termini di requisiti, all’apertura massima al mercato. La capacità economica, la finanziaria e quella professionale sono ‘standard’. In altre parole, tutti (o quasi) i costruttori presenti sul mercato italiano potranno presentare offerta. Bene.
Diversa invece, la musica se si analizza il dettaglio delle richieste. Tper, che non è certo un’azienda che guarda il mercato attraverso occhiali appannati, sa bene di aver messo nero su bianco un capitolato che, almeno per alcuni lotti chiude la competizione sul tavolo di pochi player. Due esempi? LNG e ibrido CNG.
Nel primo caso, in linea teorica, a giocarsela saranno due aziende: Scania e Menarinibus. Nella realtà però, sarà solo una. Il capitolato, infatti, richiede modelli «mid floor», cioè autobus con pavimento a 860 millimetri. Caratteristica che esclude di fatto Menaribus, che a listino presenta solo un low floor omologabile anche in Classe II (low floor capace di interpretare la parte del low entry).
Sul versante degli ibridi a gas la partita è più ampia. Qui se la giocheranno Man e Mercedes. Potrebbe però spuntare un terzo ‘incomodo”, capace di accogliere in sé il modulo mild hybrid della Voith e cambiare la natura dei propri mezzi a listino.
Per ora, anche se accreditate, queste sono solo voci di corridoio. Oltre al terzo incomodo potrebbe teoricamente spuntare anche un quarto soggetto: Vdl.
Il costruttore olandese, qualcuno lo ricorderà, si era presentato in una gara analoga in quel di Milano, tender poi aggiudicato a MAN (anche se in questo caso sembra difficile che Vdl possa fare offerta in quanto la gara in oggetto prevede la prova su strada).
Per i diesel, invece, apertura massima. Qui tutti i player potranno mostrare i muscoli. Ci saranno, infatti, la ‘solita’ lepre da inseguire che si chiama Crossway, MAN che scalpita con l’Intercity motorizzato con il nuovo 9 litri, l’aggressiva Mercedes con un Intouro che ha tanta voglia di lasciare la propria impronta, Solaris capace di mostrare i muscoli con l’Interurbino ‘pigliatutto’ e Scania che in quel di Bologna ha trovato un partner serio e d’eccellenza.
Per quelli che oggi si sentono esclusi dalla festa bolognese? È solo una questione di tempo. Per il mese di ottobre è già tutto pronto per una gara da 7 lotti in cui saranno inserite circa 150 unità Lng a pianale ribassato. Insomma “stay tuned!”…