Autobus per le gite, il 15 per cento è irregolare
Il 15 per cento degli autobus per le gite scolastiche è irregolare. In due anni sono stati multati 6.500 autobus. Il tema scottante della sicurezza dei bus per le gite è salito alla ribalta della rubrica Dataroom, curata da Milena Gabanelli sul Corriere della Sera. Che oggi focalizza l’attenzione sull’argomento snocciolando numeri e statistiche. Tutte […]
Il 15 per cento degli autobus per le gite scolastiche è irregolare. In due anni sono stati multati 6.500 autobus. Il tema scottante della sicurezza dei bus per le gite è salito alla ribalta della rubrica Dataroom, curata da Milena Gabanelli sul Corriere della Sera. Che oggi focalizza l’attenzione sull’argomento snocciolando numeri e statistiche. Tutte preoccupanti.
Il 15 per cento dei bus per le gite sono irregolari
Nell’articolo firmato da Gabanelli si legge che «Dal febbraio del 2016 al 31 maggio 2018, la Polizia stradale ha controllato il 43 per cento dei pullman adibiti a trasporto scolastico (43.061 bus): il 15 per cento presentava irregolarità». E si pensi che, secondo i dati Anav (con Isfort), il 96 per cento delle gite per le medie e il 54 di quelle delle superiori avvengono in autobus. Guardando agli anni scorsi, veicoli irregolari erano il 25 per cento nei primi quattro mesi del 2016. Ha destato scalpore, del resto, il caso dell’autista di Turano Lodigiano presentatosi alla partenza della gita con un tasso alcolemico di 1,79 g/l. Tra le infrazioni più diffuse: «pneumatici lisci, cinture di sicurezza non funzionanti, fari guasti, estintori inefficienti e uscite di sicurezza inagibili». Allargando lo sguardo all’intero comparto degli autobus da noleggio, una recente analisi di Facile.it affermava che il 18 per cento degli autobus italiani non era in regola con la revisione. Uno studio bocciato da Anav: «Dati inverosimili».
Autobus segnalati in “Sicurezza 10 e lodi”
Tornando ai numeri riportati sul Corriere, 31mila autobus su 43mila sono stati segnalati dai presidi nell’ambito della campagna “Sicurezza 10 e lode”. Al microfono di Gabanelli è intervenuto anche il presidente di Anav (in prima fila sul tema della sicurezza nelle gite con autobus) Giuseppe Vinella, rilasciando questa dichiarazione: «Quando il preventivo è troppo basso, le scuole devono mettersi in allarme, perché la maggior parte dei costi sono fissi, e la differenza fra una gita insicura e una sicura spesso è di 5 euro a persona. Se consideriamo i morti in incidenti, un viaggio su un bus da turismo è 40 volte più sicuro che in auto». La posizione di Anav è risaputa: «Stabiliamo uno schema d’appalto unico che metta dei paletti come l’obbligo di usare mezzi EuroV o VI».