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Seta ha pubblicato il suo secondo Bilancio di Sostenibilità, con i dati aggiornati al 31/12/2017 e alcune anticipazioni sui trend 2018. Un documento che rappresenta la carta d’identità di un’azienda che trasporta 60 milioni di passeggeri all’anno erogando quasi 2 milioni di corse. In Seta lavorano 1.054 dipendenti, per un valore della produzione di 107 miliardi di euro.

Seta Bilancio di sostenibilità

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Guerra gli Euro II nella flotta Seta

L’età media del parco autobus Seta ammonta a 12 anni, in linea con la media italiana. Già dal 2017 non sono più circolanti mezzi pre Euro, Euro 0 e Euro 1. Si prevede che nel 2018 il monte dei mezzi Euro 2 diminuirà ulteriormente passando da 213 a 169 unità. Parallelamente aumenteranno i mezzi Euro 6, che passeranno da 55 unità nel 2017 a 80 unità nel 2018. Così si legge nel Bilancio di sostenibilità 2018 di Seta, recentemente diramato. Il 79 per cento dei mezzi sono alimentati a gasolio, mentre il 12 per cento è spinto dal metano. Una quota del 3 per cento è svolta in elettrico, grazie principalmente alla flotta filoviaria.

Cattabriga sul bilancio di sostenibilità

“Per la seconda volta Seta produce e pubblica il suo Bilancio di Sostenibilità, strumento coerente con la missione aziendale e con la volontà espressa dai soci di innovare e migliorare il servizio”, dichiara il presidente di Seta Andrea Cattabriga. “Il nostro Report di Sostenibilità è infatti, al tempo stesso, uno strumento di comunicazione pubblica e di gestione interna: è un modo per conoscere e valutare i risultati conseguiti con il lavoro di tutti e per fissare nuovi traguardi, avendo al centro l’attenzione per i cittadini e per le comunità per le quali operiamo. Il trasporto pubblico locale concorre a rendere più vivibili le nostre città e i territori, sostenendone lo sviluppo sociale ed economico, riducendo la congestione e l’inquinamento da traffico e assicurando il diritto alla mobilità delle persone”, sottolinea il presidente di Seta. “Pur nei limiti dell’offerta e dell’accessibilità al servizio, condizionate dalla quantità di risorse pubbliche statali, regionali e locali che vi sono investite, il trasporto collettivo è uno dei modi più intelligenti e sostenibili di muoversi, soprattutto nei contesti urbani e metropolitani. Essenziale è la qualità del servizio, che si compone di molteplici aspetti ed è condizionata da numerosi fattori. Nel nostro Bilancio di Sostenibilità, aspetti economici, sociali e ambientali, che caratterizzano il concetto sintetico di sostenibilità, sono integrati al fine di dare informazioni utili e comprensibili su una realtà imprenditoriale particolarmente articolata. In particolare abbiamo inteso mettere in evidenza i valori che Seta genera, fornendo una ricca messe di dati, che con ampio dettaglio fanno specifico riferimento ai territori in cui opera l’Azienda”.

600 autobus nuovi da qui al 2020

“Il trasporto pubblico è un settore ad elevata complessità, che necessita di mettere a sistema e valorizzare le forme di mobilità collettive che in questo Paese scontano un pregiudizio culturale e quindi mancanza cronica di risorse – ribadisce Cattabriga -. A fronte di una crescente domanda (che implica l’offerta di più mezzi, più corse, più efficienza), permangono infatti forti elementi di incertezza nelle risorse disponibili, negli investimenti e nelle politiche urbane per la mobilità sostenibile, che dovrebbero favorire la competitività del trasporto pubblico. La carenza di risorse condiziona pesantemente la gestione del servizio, che rappresenta una cenerentola non solo nei territori dove opera Seta (l’Emilia occidentale), ma anche in tutto il territorio nazionale. Al contempo, il quadro normativo è in evoluzione. Da un lato, il Patto per il trasporto pubblico regionale e locale per il triennio 2018-2020, varato nel dicembre 2017 per rendere più efficace e di qualità il trasporto pubblico in Emilia-Romagna, prevede un investimento di 160 milioni di euro per l’acquisto entro il 2020 di 600 nuovi autobus (in sostituzione dei mezzi più obsoleti della flotta regionale). Dall’altro, l’intesa sul decreto relativo al Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile per il rinnovo del parco autobus di Regioni e Città metropolitane con mezzi a basso impatto sancita il 20 dicembre 2018 nella Conferenza Unificata di Stato, Regioni, Province e autonomie locali – che prevede lo stanziamento di 3,7 miliardi di euro nel periodo 2019-2033 (2,2 miliardi per le Regioni e 1,5 miliardi per le Città metropolitane) – escluderà dai futuri finanziamenti i veicoli a trazione diesel, favorendo invece i mezzi più compatibili, a metano ed elettrici”.

Trasferimenti pubblici ridotti

“Le strategie per il futuro dell’Azienda saranno individuate sulla base del nuovo Piano Industriale 2019-2021 in fase di definizione e approvazione e saranno condizionate da tutti questi fattori, per gran parte esterni alle dinamiche aziendali”, afferma Francesco Patrizi, da poco più di un mese Amministratore delegato di Seta. “Da parte nostra, c’è comunque la ferma volontà di investire massicciamente e di reperire, pur in presenza di trasferimenti pubblici minori rispetto al passato, le risorse per affrontare l’insieme delle sfide e assicurare una maggiore qualità del servizio. In una fase di contenimento della spesa pubblica è particolarmente complicato affrontare gli oneri crescenti derivanti dagli investimenti per rinnovare il parco mezzi, per l’innovazione tecnologica, per il personale, per i combustibili e le manutenzioni, ma il Consiglio di Amministrazione di SETA ritiene ineludibili tali impegni, a partire dal rinnovo della flotta veicolare, non più procrastinabile”.

Seta, un bilancio di sostenibilità conforme

Anche il secondo Bilancio di Sostenibilità di Seta è stato redatto facendo riferimento alle linee guida “G4 Sustainability Reporting Guidelines” pubblicate dal Global Reporting Initiative(GRI); il documento riporta dati rilevati al 31/12/2017, con alcune anticipazioni relative al 2018. Il report è rivolto ai portatori d’interesse (clienti, comunità locali, dipendenti, azionisti, fornitori, ecc.) ed offre una visione unitaria e trasparente dell’attività aziendale.

Integrando le informazioni fornite dalla contabilità economica con gli aspetti etici e sociali che qualificano le modalità con cui Seta persegue i propri fini istituzionali, consente una rappresentazione equilibrata in un unico documento di tre dimensioni: economica, sociale e ambientale. Il Bilancio di Sostenibilità si inserisce nel complesso delle azioni volte a marcare il posizionamento della Società, rendendolo più in sintonia con le attese e le dinamiche delle comunità servite, e comunicandone gli elementi che lo caratterizzano.

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